Traduci

EDGAR DEGAS – ASSENZIO

L’opera “L’assenzio” è un dipinto ad olio su tela dell’artista Degas realizzato nel 1876 ed è conservato attualmente a Parigi, Museo d’Orsay La scena di questo quadro è ambientata in un bar.

Il quadro rappresenta tuttora un distaccamento dallo stile tipico della pittura impressionista: invece che dipingere en plein air, Degas preferiva dipingere la vita urbana della Ville Lumière ritraendo i luoghi centrali nella vita di pensatori e artisti. L’opera è stata presentata per la prima volta alla seconda esposizione impressionista del 1876.

La protagonista del dipinto è una giovane donna vestita secondo la moda dell’epoca e seduta in un bar. Sul tavolo antistante è presente una bottiglia con una bevanda di colore giallo: l’assenzio.

Questa bevanda era a buon mercato, quindi straordinariamente diffusa, soprattutto presso le classi meno abbienti; ma l’alcol di scarsa qualità utilizzato per la sua distillazione (ad esempio il metanolo) e soprattutto il solfato di rame, usato come additivo per renderne più brillante il suo colore naturale, lo rendevano fortemente tossico, con effetti devastanti per il fisico. L’assenzio era diventato un vero flagello della società ottocentesca (erano dipendenti da assenzio anche molti artisti, tra cui Van Gogh e Toulouse-Lautrec) e difatti nel 1915 la sua vendita sarebbe stata proibita.

Accanto a lei , un uomo in abiti scuri sta fumando da una pipa e guardando oltre il dipinto. Le ombre dei personaggi sono riflesse nello specchio alle loro spalle. La  donna ha uno sguardo assente, perso nel vuoto, e palesa un’espressione triste e sofferente. Il busto, leggermente piegato in avanti, suggerisce lo stato depressivo della donna. I soggetti che vengono rappresentati nel dipinto sono l’attrice Ellen Andrée e il pittore Marcellin Desboutin, entrambi amici di Degas. Il locale in cui avviene la scena è caffè La Nouvelle Athènes, luogo molto frequentato dai pittori impressionisti.

I tre tavoli compongono una sequenza di due diagonali perpendicolari. Tutti definiscono una direzione prospettica esterna al quadro; quello in primo piano è appena accennato, eppure sembra che la sua superficie sia dominante, in quanto invade virtualmente lo spazio che noi, da osservatori, occupiamo.   La posizione e lo sguardo dell’uomo ci portano verso un punto esterno al quadro, dilatandolo percettivamente. La donna è posta al centro; eppure, la dissimmetria della composizione la fa apparire spostata verso destra.

Il quadro ha un senso cupo, differente dalla leggerezza della gran parte dei quadri impressionisti. Il pittore, più che indagare sull’istante della visione ottica, cerca di cogliere un istante di sensazione psicologica. Le due persone nel bar sono vicine ma si ignorano completamente.

La solitudine della donna viene accentuata proprio dal bicchiere che ha innanzi. L’uomo è una vicinanza che non le dà compagnia, beve da sola: è l’immagine stessa della solitudine. Ciò che risulta tipico della pittura di Degas è questo taglio insolito, che sembra decisamente la inquadratura di una macchina fotografica. La strutturazione dello spazio è data dalla sequenza dai piani verdi dei tavoli. Questa ripresa dal vero è un singolare documento di vita. Degas, il più legato tra tutti i pittori impressionisti alla città di Parigi, scava a fondo nei piaceri e nelle solitudini di una grande città, presentandoci qui il rovescio della medaglia. Questo quadro è l’esatto opposto del Moulin de la Galette di Renoir. Il bar non è più un luogo per incontri piacevoli ma per solitudini confortate solo dall’alcol.

Il duro realismo con cui l’artista ha saputo restituire alcuni aspetti desolanti della società contemporanea sembra ispirarsi ai romanzi di Zola.

Data:

12 Febbraio 2025