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“EL GRECO” A MILANO, LA GRANDE RETROSPETTIVA DI UN ARTISTA POCO CONOSCIUTO

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Per la prima volta a Milano, un ampio e inedito progetto espositivo dedicato al grande pittore conosciuto come El Greco: gli spazi del Primo Piano di Palazzo Reale accoglieranno fino a domenica 11 febbraio 2024 il progetto espositivo inedito El Greco curato da Juan Antonio García Castro, Palma Martínez – Burgos García e Thomas Clement Salomon.

El Greco, oppure il Greco, pseudonimo di Domínikos Theotokópoulos, è stato un pittore, scultore e architetto greco, vissuto in Italia e in Spagna. È tra le figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo ed è spesso considerato il primo maestro del Siglo de Oro.

Nacque a Creta, allora parte della Repubblica di Venezia e centro, all’epoca, di un importante movimento pittorico post-bizantino chiamato Scuola cretese. Dopo l’apprendistato come pittore di icone, diventò maestro d’arte seguendo il corso di quella tradizione artistica, prima di intraprendere, all’età di 26 anni, il viaggio verso Venezia, usuale meta dei pittori greci dell’epoca. Nel 1567 si trasferì nella Serenissima, lasciando Creta e la propria moglie, probabilmente per trovare nuovi sbocchi di mercato e per confrontarsi direttamente con le famose botteghe di Tiziano, Bassano, Tintoretto e Veronese.

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Lo stile drammatico ed espressionistico di El Greco era guardato con perplessità dai suoi contemporanei, ma è stato molto apprezzato e rivalutato nel corso del XX secolo. La sua personalità e le sue opere sono diventate fonte di ispirazione per poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke e Nikos Kazantzakis. Alcuni studiosi moderni lo hanno definito come un artista assai singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali. È famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate e per i colori originali e fantasiosi di cui spesso si serviva, frutto dell’incontro tra l’arte bizantina e la pittura occidentale.

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La mostra, che vanta prestigiosi prestiti internazionali è l’occasione per presentare l’opera dell’artista cretese alla luce delle ultime ricerche sul suo lavoro: El Greco propone infatti una profonda e innovativa riflessione storico-critica, i cui punti di forza sono costituiti dall’attenta riconsiderazione dell’impatto dei modelli italiani nella formazione dell’artista e dalla proposta di un’interpretazione degli esiti dell’ultimo periodo toledano dell’attività di El Greco in termini di consapevole recupero di un’impostazione compositiva in senso lato bizantina.

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Il percorso espositivo è articolato in sezioni pensate in modo da tenere costantemente a fuoco il rapporto dell’artista con i luoghi in cui ha vissuto per offrire ai visitatori con grande chiarezza e immediatezza d’impatto una precisa ricostruzione storico-biografica, istituendo nel contempo una serie di stringenti confronti con la grande pittura romana e veneziana, facendo emergere il potente tema del labirinto per sottolineare come la vita di El Greco sia stata una sorta di immenso romanzo di formazione svoltosi tra le capitali culturali del Mediterraneo.

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Per la realizzazione di questo progetto espositivo, grandi musei hanno concesso in prestito per questa mostra autentici capolavori, tra i quali i celebri San Martino e il mendicante e il Laocoonte della National Gallery di Washington, il Ritratto di Jeronimo De Cevallos del Museo del Prado, le due Annunciazioni del Museo Thyssen-Bornemisza, il San Giovanni e San Francesco delle Gallerie degli Uffizi. Oltretutto la mostra vanta la presenza di opere straordinarie provenienti da istituzioni ecclesiastiche che per la prima volta arrivano in Italia, quali il Martirio di San Sebastiano della Cattedrale di Palencia, l’Espulsione dei mercanti dal tempio della Chiesa di San Ginés di Madrid e l’Incoronazione della Vergine di Illescas.

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Data:

4 Gennaio 2024