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ELEZIONI COLOMBIA: SI RAFFORZA LA COALIZIONE DI SINISTRA

Domenica 13 marzo 2022 si è aperta la stagione elettorale colombiana. In scena le elezioni parlamentari e le primarie per le principali coalizioni del Paese, per stabilire chi correrà alle presidenziali in programma a maggio. Sono stati quasi 39 milioni di colombiani chiamati alle urne per rinnovare i due rami del Parlamento per il periodo 2022-2026. Nello specifico la tornata mirava a rinnovare i membri di Camera e Senato, con la novità dell’inserimento di 16 seggi destinati alle vittime della violenza. In parallelo l’appuntamento ha permesso anche lo svolgimento delle primarie, per definire i candidati delle tre grandi coalizioni presenti che si confronteranno con alcuni indipendenti, nelle elezioni presidenziali del 29 maggio prossimo.Il primo responso è stata la vittoria delle forze di opposizione all’attuale governo del presidente Iván Duque. Con l’affluenza intorno al 46,4%, il Pacto Histórico, alleanza di sinistra diventa primo partito nella Camera e nel Senato, con il 15% e rispettivamente 25 e 17 seggi.

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Considerando i seggi speciali riservati agli ex FARC, alle vittime del conflitto ed alle minoranze indigene, l’alleanza tocca la possibilità teorica di una maggioranza alternativa. Interessante aspetto, in un Paese falcidiato dalla criminalità e corruzione, è che molti leader sociali ed esponenti della società civile riescono ad entrare in Parlamento. Diverse donne come Isabel Zutela, leader di Ríos vivos, che si oppone al megaprogetto idroelettrico di Hituango, l’indigena Nasa del Cauca Aida Ulcue o Susana Boreal, a Medellín, che come direttrice d’orchestra ha contrapposto la cultura alla repressione. Sempre lo stesso partito, guidato dall’ex guerrigliero delle FARC, Gustavo Petro ha ottenuto anche 6 milioni di voti alle primarie, com’era previsto anche se leggermente sotto rispetto ai sondaggi dell’ultimo periodo, diventando così il candidato della sinistra colombiana in corsa per la Casa de Nariño. Secondo posto alle primarie per la leader afro Francia Marquez.

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Oltre al già citato Perto, in corsa alle presidenziali ci vanno anche: Fico Gutiérrez, a nome della coalizione di destra Equipo por Colombia, e l’ex governatore dell’Antioquia, il centrista Sergio Fajardo, per il Centro Esperanza. Questi i nomi di punta, seguiti da altri 8 candidati tra cui Ingrid Betancourt, vittima di un sequestro delle FARC, e Óscar Iván Zuluaga, candidato del Centro democratico di Uribe e Duque. Avanzata quindi della sinistra in Colombia, anche se con il voto fortemente frammentato, con nessuna forza politica oltre il 15%. Anche lo stesso Gustavo Petro, già da molti mesi dato come sicuro prossimo Presidente, deve fare i conti con numeri al di sotto delle aspettative. La bassa affluenza ed il voto molto diversificato sono sicuramente dovuti ai molti candidati con idee fortemente agli antipodi l’uno dall’altro, e dalle tensioni molto alte dovute a minacce ed attentati delle ultime settimane ai differenti candidati, nelle zone periferiche del Paese. Il vento di sinistra che soffia dal Cile di Boric, e quello che piano piano si sta alzando dal Brasile con Lula in testa rispetto a Bolsonaro, si scontra con la corruzione, le mafie, i terroristi al confine con il Venezuela ed i problemi strutturali della Colombia.

Data:

14 Marzo 2022