Le elezioni politiche non hanno ancora decretato un vincitore: il Brasile dovrà attendere la nomina del suo prossimo Presidente con il secondo turno e il relativo ballottaggio.
L’ex presidente Luis Inacio Lula da Silva si è posizionato al primo posto tra i nove candidati al primo turno delle elezioni, ma ciò non è stato sufficiente per essere subito rieletto.
Infatti, Lula ha un vantaggio minimo e molto inferiore alle aspettative rispetto a Jair Bolsonaro, il presidente uscente. I risultati hanno fatto registrare il 48,34% delle preferenze in favore di Lula e il 43,28% a favore dell’altro contendente.
Lula è fiducioso nel risultato finale, infatti ha dichiarato esplicitamente che vincerà e che il secondo turno è solo una formalità burocratica sia per la carica di presidente che per quella di governatore dello Stato di San Paolo per la quale è in lotta il 30 ottobre contro il candidato del partito Republicanos, Tarcísio de Freitas.
In un’intervista Lula ha dichiarato che il ballottaggio, ormai passaggio scontato per tutte le elezioni politiche, gli darà la possibilità di avere ulteriori trenta giorni di tempo da sfruttare per fare campagna elettorale e che tutti i sondaggi lo danno come vincente.
Il candidato presidente si dimostra euforico dinnanzi ai microfoni per la possibilità di avere un confronto pubblico con il presidente uscente Bolsonaro, in quanto sarà la prima volta che i due potranno pubblicamente affrontarsi sui temi politici dei loro programmi elettorali.
Per contro, Bolsonaro non demorde e anche da parte sua c’è fiducia ed ottimismo sui risultati elettorali del ballottaggio. Ha evidenziato come, nonostante i sondaggi lo dessero per spacciato, il suo partito è riuscito ad ottenere grande consenso. Infine ha affermato che nel Paese c’è aria di cambiamento, ma quest’ultimo può risultare pericoloso se posto in essere da candidati non preparati.
Per il ballottaggio in vista del secondo turno, i candidati presidenti hanno subito aperto ai partiti che non hanno superato il primo turno, per cercare di accrescere i consensi.
Bolsonaro si è reso disponibile a negoziare con questi ultimi soprattutto con il partito di Simone Tebet che è riuscito ad ottenere il 4,22% dei voti e con il partito di Ciro Gomes che ha raccolto il 3,06% dei consensi.