In un risultato sorprendente, il candidato ultranazionalista di destra Călin Georgescu ha vinto il primo turno delle elezioni in Romania, approdando al ballottaggio. Dietro di lui, la liberale Elena-Valerica Lasconi. Il primo ministro socialdemocratico e filoccidentale Ion-Marcel Ciolacu è arrivato terzo, quindi fuori dai giochi.
Risultati e Affluenza
Georgescu ha ottenuto il 22,94% dei voti, Lasconi il 19,18%, e Ciolacu il 19,15%. George Simion, leader dell’Alleanza di estrema destra per l’unità dei romeni (Aur), ha raggiunto il 13,86%. L’affluenza è stata del 52,5%, leggermente superiore a quella delle presidenziali del 2019.
Chi è Călin Georgescu
Călin Georgescu, 62 anni, è un ex membro del partito nazionalista e filorusso Alleanza per l’unione dei romeni (Aur). Professore universitario e consulente internazionale sullo sviluppo sostenibile, ha ricoperto diversi incarichi nel ministero dell’Ambiente romeno e ha rappresentato il suo Paese nel programma ambientale dell’Onu (Unep). Georgescu è stato espulso dall’Aur nel 2022 per aver espresso simpatia per Ion Antonescu, collaborazionista del Terzo Reich, e per i suoi commenti a sostegno del movimento legionario fascista romeno.
Campagna Elettorale e Posizioni
Georgescu ha sfruttato TikTok per intercettare le frustrazioni delle persone, proponendosi come colui che potrà risolverle. La sua campagna elettorale si è basata sulla riduzione della dipendenza del Paese dalle importazioni, sul sostegno agli agricoltori e sull’aumento della produzione interna di cibo ed energia. Ha messo in discussione il supporto all’Ucraina e l’appartenenza di Bucarest alla Nato, sostenendo che l’Unione Europea e la Nato non rappresentano adeguatamente gli interessi romeni.
Implicazioni per la Romania
La vittoria di Georgescu mette in pericolo la posizione fortemente pro-Ucraina e filo-occidentale della Romania. Il presidente uscente Klaus Iohannis ha cercato di consolidare questa posizione nel tempo. La Romania condivide un confine lungo 650 km con l’Ucraina e ha permesso l’esportazione di milioni di tonnellate di grano attraverso il porto di Costanza sul Mar Nero, oltre a fornire aiuti militari.
Sfida al Ballottaggio
Ora sarà la liberale Lasconi a sfidare l’outsider Georgescu al secondo turno delle presidenziali, in programma l’8 dicembre. Lasconi, ex giornalista, crede nell’aumento della spesa per la difesa e nell’aiuto all’Ucraina, e ha una visione filo-occidentale della Romania. Le elezioni parlamentari del 1° dicembre potrebbero risentire dei risultati del voto e fornire indicazioni sulla futura guida del Paese.