“Kamala-fying the convention”. Ricorre a un neologismo, una sorta di ‘kamalizzare la convention’, Politico per spiegare come in queste quattro settimane centinaia di democratici hanno lavorato senza sosta per trasformare la convention che si apre domani a Chicago dalla conferma di Joe Biden per la rielezione, nella convention che invece dovrà riunire il partito intorno a Kamala Harris, diventata dopo il passo indietro di Biden, il 21 luglio, la nuova candidata alla Casa Bianca, riaprendo una partita che in molti ritenevano chiusa in favore di Donald Trump.
Il compito più arduo per gli organizzatori della convention è stato quello di riorganizzare il programma con la 59enne vice presidente al centro, senza mancare di rispetto all’81enne presidente in carica ed ai suoi quattro anni di presidenza. Anche perché, rivelava sempre Politico, citando amici e consiglieri stretti del presidente, nei giorni scorsi, Biden è ancora arrabbiato con Barack Obama, Nancy Pelosi e Chuck Schumer per il modo in cui l’hanno spinto alla rinuncia.
In particolare, spiegavano le fonti, Biden sta accettando il fatto di aver rinunciato, dopo mesi di resistenza, alla rielezione, ma è risentito con Obama che non ha avuto il coraggio di dirgli in faccia che doveva lasciare la corsa, seccato per il ruolo che ha svolto il leader del Senato, ma soprattutto è arrabbiato con Pelosi, giudicando “spietato” il modo in cui l’ex Speaker l’ha di fatto cacciato.
Harris-Trump, la vicepresidente avanti: l’ultimo sondaggio
Kamala Harris in vantaggio su Donald Trump. E’ il quadro offerto dal sondaggio Washington Post-ABC News-Ipsos che fotografa il testa a testa in vista delle elezioni del 5 novembre negli Stati Uniti. Il sondaggio, tra elettori registrati a livello nazionale, attribuisce il 49% alla vicepresidente e il 45% all’ex presidente. La situazione cambia se nella corsa viene inserito anche il terzo candidato, Robert F. Kennedy, che conquista il 5%.
La candidata democratica, che si appresta a salire sul palco dell’imminente convention, nella contesa a 3 avrebbe il 47% dei consensi mentre Trump si fermerebbe al 44%. All’inizio di luglio, evidenzia il Washington Post, Trump era a 43%, Joe Biden al 42% e Kennedy al 9%. Il quotidiano specifica che la leadership di Harris nel sondaggio, se si considera il margine di errore, non può essere considerata significativa in ottica statistica.
(Fonte AdnKronos)