(Adnkronos) – Ultimo giorno di campagna elettorale negli Stati Uniti. La sfida all’ultimo voto tra Kamala Harris e Donald Trump entra nelle ore decisive, con entrambi i candidati a caccia degli indecisi soprattutto nei ‘battleground states’ che potrebbero risultare fondamentali per la vittoria finale. Fittissime sono le agende dei due candidati prima dell’apertura dei seggi. Come riporta la Cnn, la vice presidente e candidata dem trascorrerà tutta la giornata in Pennsylvania, ritenuta dagli analisti decisiva per capire chi succederà a Joe Biden. La giornata della Harris inizierà a Scranton, il Paese natale del presidente. Prima ancora sul programma ‘El Bueno, La Mala, y El Feo’ di Univision Radio andrà in onda una sua intervista registrata. La tappa successiva di Harris sarà a Allentown, dove al suo fianco sul palco sono attesi anche il rapper Fat Joe ed il cantante portoricano, Frankie Negron. Dopo un altro evento a Reading, in serata la candidata dem è attesa a Pittsburgh per un comizio insieme al marito, Doug Emhoff, e alla star, Katy Perry. La chiusura sarà a Philadelphia per un grande evento con Oprah Winfrey e Lady Gaga. Trump sarà in tre ‘battleground States’. Inizierà la giornata con un comizio a Raleigh, nel North Carolina, per poi trasferirsi nel primo pomeriggio a Reading, Pennsylvania, dove terrà un comizio appena due ore prima di quello di Harris. Tappa successiva sarà Pittsburgh, anche in questo caso incrociando la strada con la sua rivale. Il gran finale dell’ex presidente è in programma a Grand Rapids, nel Michigan. Intensi sono anche i programmi dei due candidati vice presidenti. Jd Vance è atteso a La Crosse (Wisconsin), Flint (Michigan), Atlanta (Georgia) per concludere a Newtown (Pennsylvania). Tim Walz, candidato vice di Harris, inizierà dal Minnesota, poi sarà a La Crosse (Wisconsin), Stevens Point (Wisconsin), Milwaukee e concluderà a Detroit con Jon Bon Jovi, mentre a tarda serata The Late Show with Stephen Colbert trasmetterà un’intervista registrata con il governatore. Difficile aspettarsi qualcosa di diverso quando Donald Trump è tra i protagonisti, ma la corsa presidenziale americana che culminerà con il voto di domani è stata particolarmente ricca di avvenimenti e dichiarazioni shock. Il 13 luglio Trump diventa il primo presidente o candidato ad essere ferito dai tempi del tentato assassinio di Ronald Reagan nel 1981. L’ex presidente viene colpito all’orecchio da un proiettile durante un comizio a Butler, in Pennsylvania. Un secondo apparente attentato alla vita di Trump viene sventato dai servizi segreti il 15 settembre, mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo campo a West Palm Beach, in Florida. Dopo la nomina a candidato vicepresidente in ticket con il tycoon riemergono delle dichiarazioni di J.D Vance risalenti al 2021, quando definì Kamala Harris e le sue compagne di partito “un gruppo di gattare senza figli… infelici per le loro vite e per le scelte che hanno fatto, l’intero futuro dei Democratici è controllato da persone senza figli”. Animali domestici ancora protagonisti in una delle frasi più assurde e contestate pronunciate da Trump durante il dibattito presidenziale del 10 settembre. In quell’occasione, l’ex presidente aveva sostenuto che gli immigrati haitiani in Ohio fossero soliti mangiare gli animali domestici dei residenti: “A Springfield, stanno mangiando i cani, le persone che sono arrivate, stanno mangiando i gatti, stanno mangiando gli animali domestici delle persone che vivono lì”. Parlando ad agosto davanti all’Associazione nazionale dei giornalisti neri a Chicago, Trump aveva messo in dubbio l’identità etnica di Harris, chiedendo: “È indiana o è nera? La conosco da molto tempo, indirettamente… e lei è sempre stata di origine indiana, e promuoveva solo l’eredità indiana. Non sapevo che fosse nera, fino a qualche anno fa, quando è diventata nera, e ora vuole essere conosciuta come nera, quindi non so, è indiana o è nera?”. Nella lunga lista delle invettive di Trump contro i suoi critici, merita una menzione il recente attacco all’ex deputata repubblicana Liz Cheney, figlia dell’ex vicepresidente Dick, che sostiene la candidata dem. Da sempre ‘rivale’ politica di Trump nelle file del partito repubblicano, Cheney è stata definita dal tycoon un ‘falco di guerra’ che andrebbe ‘messo davanti a un fucile’. Per il candidato repubblicano rapporti complessi anche con i giornalisti e solo poche ore fa ha dichiarato che non gli “importerebbe” se qualcuno sparasse nell’area in cui si era radunata la stampa durante il suo ultimo comizio in Pensylvania. Dal canto suo, durante la campagna, Harris ha sostenuto di aver lavorato in un McDonald’s ad Alameda, in California, per coprire le spese universitarie ai tempi del college. Un’esperienza contestata dal candidato repubblicano, che ha accusata la vice presidente di voler costruire un’immagine di “classe media” che, a suo dire, non le appartiene. Per ribadire il suo scetticismo, Trump ha organizzato un evento aperto ai media in cui ha lavorato per alcuni minuti in un McDonald’s in Pennsylvania, servendo patatine e posando per i fotografi, ironizzando sul fatto di aver “lavorato più di Harris sotto gli archi dorati”. La catena ha scelto di mantenere una posizione neutrale, senza specificare se Harris avesse effettivamente lavorato nel ristorante di Alameda. Uno dei passaggi più contestati della campagna di Harris è stato quando, in un’intervista alla Cnn nei giorni scorsi, ha definito Trump “un fascista”. Una definizione che l’ex presidente ha rigirato contro la candidata dem: “La fascista è lei”. E ancora, nel discorso che ha tenuto a Washington, Harris ha definito Trump un “tiranno capriccioso, ossessionato dalla vendetta”. Anche Joe Biden è stato al centro di polemiche per aver apparentemente definito ‘spazzatura’ gli elettori del tycoon, in risposta alle dichiarazioni del comico Tony Hinchcliffe, che durante il comizio al Madison Square Garden di New York aveva descritto Porto Rico come un”isola fluttuante di spazzatura’. “L’unica spazzatura che vedo galleggiare là fuori è quella dei suoi sostenitori”, ha risposto l’attuale presidente scatenando l’ira dei rivali, prima di dover essere costretto a una precisazione, e la provocazione di Trump, che si è presentato a un comizio in Wisconsin a bordo di un camion della spazzatura ‘in onore di Kamala e Joe Biden’. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Traduci