Non per tutti questi saranno giorni di relax: numerosi studenti stanno sfruttando le vacanze estive per recuperare insufficienze e bocciature accumulate nell’anno scolastico terminato lo scorso giugno. Un anno che ha dovuto sottoporre tutti a inaspettate complicazioni, ma che ha comunque premiato e coloro che si sono impegnati nonostante il lockdown, a svantaggio di chi, invece, si è fatto prendere dall’ozio. Infatti, circa 2 studenti su 5 prenderanno sicuramente ripetizioni private per affrontare con maggior serenità l’inizio del nuovo anno scolastico e, prima ancora, i corsi di recupero organizzati dalle scuole; a cui va aggiunto un altro quarto (24%) che sta valutando in queste settimane se chiedere aiuto a un docente privato; solo il 39% pensa di non averne bisogno. Ma anche chi ha ha concluso l’anno con la pagella immacolata, pare intenzionato a ricorrere al caro vecchio prof delle ripetizioni: lo farà quasi 1 su 6. A far emergere questi trend è un’analisi elaborata da Skuolanet – una delle principali piattaforme web specializzate nelle lezioni private, con oltre 30.000 tutor iscritti – su un campione di 3500 studenti delle superiori, i più sensibili al tema.
Perché è vero che il lungo lockdown della scuola, con la decisione del ministero dell’Istruzione di ’condonare’ debiti e bocciature, ha cancellato il rischio di dover ripetere l’anno. Ma il giudizio dei docenti sembra essere stato lo stesso abbastanza rigoroso e fedele a quanto fatto durante l’anno. Così, dopo gli scrutini finali, circa un quinto dei ragazzi (18%) si è ritrovato con almeno una insufficienza in pagella; ancora peggio se isoliamo gli istituti tecnici e professionali (dove si arriva a sfiorare il 25%). Numeri non distanti da quanto avviene tradizionalmente, con 1 studente su 4 che in media prende il debito. A conti fatti, un pericolo scampato, visto che più della metà dei ragazzi (54%) è convinta che senza l’aiutino dall’alto il suo destino sarebbe stato segnato: il 37% pensa che avrebbe preso perlomeno il debito nella materia incriminata, il 17% che sarebbe stato addirittura bocciato.
Una molla che, evidentemente, ha spinto in tanti a correre ai ripari. Il prima possibile. Per questo, molto spesso, si bruciano le tappe: per il 44% dei ragazzi che devono recuperare le insufficienze e si sono rivolti alle ripetizioni private, le lezioni sono già iniziate; un altro 20% partirà nei prossimi giorni (tra la fine di luglio e l’inizio di agosto); solo il 18% le concentrerà nella seconda metà di agosto (alla vigilia della ripresa); il restante 18% le svolgerà parallelamente ai corsi di recupero allestiti dagli istituti.