Con la cerimonia d’apertura e la successiva gara dell’Al Bayt Stadium, Qatar-Ecuador, è iniziata ufficialmente ieri la ventiduesima edizione del mondiale di calcio Qatar 2022. L’evento, disputato in Medio Oriente per la prima volta nella storia del calcio, vede la partecipazione di 32 squadre, tra le quali non figurerà, purtroppo, quella azzurra, amaramente esclusa per la seconda volta consecutiva dal torneo mondiale.
Tornando al match inaugurale, tuttavia (affidato per l’occasione all’arbitro italiano Daniele Orsato), è stata la formazione ecuadoregna ad aggiudicarsi la prima vittoria di questo mondiale grazie alla doppietta realizzata nel primo tempo dal capitano Valencia (16’ c.d.r. e 31’). Un successo meritato dall’Ecuador che ha provato a fare sempre la gara concedendo poco o nulla ai padroni di casa. Il risultato, in effetti, non è mai stato messo in discussione dal Qatar che, al di là di un paio di conclusioni importanti, non ha mai tirato nello specchio della porta avversaria. Si tratta della prima sconfitta in assoluto, nelle gare d’esordio di un torneo mondiale, per un paese ospitante. Per l’Ecuador, invece, bisognerà attendere un test più attendibile per capirne la reale forza e per stabilirne, evidentemente, le effettive possibilità di passaggio del turno.
AUSTRIA-ITALIA
Esclusa dal mondiale – come già accennato – ieri ha giocato anche l’Italia di Roberto Mancini, impegnato a ricostruire una nazionale che non è mai decollata definitivamente nonostante l’inaspettato, quanto meritato, successo maturato agli ultimi Europei. Non è andata bene agli azzurri che, nell’amichevole giocata contro l’Austria, subiscono un’amara sconfitta in virtù delle reti messe a segno da Schlager (6’) e Alaba (35’). Un risultato più che meritato per la squadra austriaca che ha sfiorato ripetutamente anche la terza marcatura sia nella prima frazione di gioco che in avvio di ripresa. Per gli azzurri, invece, un primo tempo da dimenticare. Mai entrati in partita subiscono il ritmo intenso dei padroni di casa e soccombono in virtù di una fase difensiva in grande sofferenza oltre che per i tanti errori tecnici in uscita. Decisamente meglio e più propositiva nella ripresa con l’ingresso di Pessina, Zaniolo, Scalvini e Chiesa. L’Italia va anche vicino al gol in un paio di circostanze, ma non è bastato. Mancini dovrà, evidentemente, rivedere qualcosa anche nell’approccio e nell’atteggiamento in campo dei suoi, soprattutto per quanto visto nel primo tempo. È vero che il risultato conta poco, ma è anche vero che le vittorie aiutano a creare una mentalità vincente. Bisognerà, dunque, lavorare per riportare la nazionale azzurra ai fasti di un tempo.
(Foto da adnkronos.com e Afp – si ringrazia)