“The City of Lights”: questo il concept e il fil rouge tematico della manifestazione, che suggerisce non solo la quantità e la qualità dei prodotti in esposizione, ma soprattutto la potenza di immaginario e la concretezza di visione che ne caratterizzano il contenuto culturale interdisciplinare.
Euroluce si fa così felice laboratorio di emozioni e sapere condiviso. Per la 31ª edizione di Euroluce (Pad. 9-11 e 13-15), il Salone del Mobile.Milano ha trasformato questa biennale in vero e proprio continuo spazio-temporale fatto di attività creative pluridisciplinari connesse alla luce, sia essa artificiale o naturale. Un’occasione di scoperta e riscoperta, di riflessione sul passato e sul futuro, luogo aperto di tesori ed emozioni, tempo di dialogo fra tecnologia e poesia, architettura e design, e fonte di ispirazione per eccellenza.
“The City of Lights” è il concept a cappello di questo progetto culturale plurale, pluridisciplinare e policentrico che si declina in un ampio palinsesto di eventi, mostre, installazioni, ideato e coordinato dal punto di vista scientifico da Beppe Finessi, e che crede nella forza di una moltitudine di visioni differenti e nel dialogo tra voci anche lontane tra loro proprio per il valore aggiunto che il confronto genera.
“Guardando il nuovo layout sviluppato dallo studio Lombardini22 per Euroluce, abbiamo lavorato per valorizzare il disegno e l’idea di “città” da loro proposta; e partendo da quella suggestione, abbiamo immaginato una ‘città delle luci’, ossia una serie di iniziative culturali intorno a un programma di contenuti articolato, affidato a curatori e progettisti di sensibilità, linguaggi, provenienze e generazioni differenti. Invitandoli a lavorare insieme a noi a un progetto di contenuti complementari al design, per portare all’interno di Euroluce altre discipline come l’arte contemporanea, l’architettura e la fotografia, attraverso una serie di mostre distribuite in più punti all’interno dei padiglioni” racconta Beppe Finessi.
Tanti gli autori coinvolti che, con le loro diversità progettuali, linguistiche, estetiche e teoriche permettono al visitatore di sperimentare prospettive e vivere esperienze, talvolta anche contraddittorie, che hanno per oggetto e soggetto la luce.
Oggetti, fotografie, disegni, sculture, video, ma anche il segno forte di Maurizio Nannucci sono protagonisti di una grande installazione site-specific e sei grandi mostre, tra cui Costellazioni, sette singoli intermezzi architettonici e allestitivi progettati da Formafantasma, che rappresentano momenti di poesia e riposo nel percorso espositivo.
L’arena è, poi, la sede di una serie di Talk che coinvolgono da alcune tra le voci più brillanti sulla scena contemporanea del lighting project, ma non solo: Shigeru Ban, Nao Tamura, Kjetil Trædal Thorsen e Marius Myking di Snøhetta, Andrea D’Antrassi di MAD Architects in conversazione con altrettanti giornalisti internazionali in merito alla centralità dell’essere umano nella progettazione contemporanea, unitamente all’importanza della luce – da quella naturale a quella artificiale fino a soluzioni per spazi e funzioni diverse – che, con le sue ultime innovazioni tecnologiche, potrà rendere migliore le nostre vite future. I dibattiti rendono evidente come progetto, design e architettura siano in grado di comprendere il presente e immaginare il futuro, aprire nuove strade, trovare soluzioni, vagliare il “possibile”, attivando intuito e immaginazione.
Quando non utilizzata, invece, Aurore si trasforma in un’installazione video e audio immersiva, che riflette sulla luce sia come prodotto sia come fenomeno naturale e nella sua dimensione esistenziale: uno spazio meditativo, dunque, per valutare gli effetti della luce sugli esseri umani ma non solo. Grazie a differenti frequenze di luce e colori, l’installazione gioca con tutti i nostri sensi, fa riferimento alla scala cosmologica e al tempo che la luce necessita per viaggiare dalle stelle alla terra, tocca fenomeni naturali come la bioluminescenza in natura e l’utilizzo della luce nelle pratiche di coltivazione intensiva e in campo biomedicale.