I dati del rapporto Città Clima 2024 di Legambiente sono allarmanti: negli ultimi due anni, oltre la metà degli eventi estremi dell’ultimo decennio ha colpito l’Italia, causando danni significativi al settore agroalimentare. Secondo il rapporto, l’agricoltura italiana è una delle vittime più vulnerabili della crisi climatica, con perdite economiche che potrebbero raggiungere i 30 miliardi di euro all’anno.
Impatti degli Eventi Estremi
Dal 2015 al 2024, in Italia si sono verificati 146 eventi meteo estremi che hanno causato danni all’agricoltura, pari al 7,4% del totale degli eventi avvenuti nello stesso periodo nel Paese. Negli ultimi due anni, si è registrata un’accelerazione preoccupante, con 79 eventi meteo estremi che hanno colpito il settore agricolo, oltre la metà del totale registrato negli ultimi dieci anni.
Regioni Più Colpite
Le regioni più colpite dagli eventi estremi sono il Piemonte, l’Emilia-Romagna, la Puglia, la Sicilia, il Veneto e la Sardegna. Questi territori, noti per la loro grande vocazione agricola, stanno affrontando crescenti difficoltà a causa dei danni alle produzioni di frutta, ortaggi, mais, barbabietole, frutteti e vigneti sradicati.
Ritardi nel Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
Legambiente denuncia i ritardi inaccettabili legati al Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC). Ad oggi, mancano ancora le risorse economiche per attuare le 361 misure su scala nazionale e regionale previste dal piano, di cui 28 riguardano il comparto agricolo. Senza interventi di mitigazione e adattamento, il settore dell’agroalimentare italiano rischia perdite economiche di 12,5 miliardi di euro all’anno entro il 2050.
Proposte di Legambiente
Per affrontare questa crisi, Legambiente ha presentato dieci proposte al Governo Meloni, puntando sull’agroecologia e su buone pratiche agricole per rendere l’agricoltura italiana più resiliente alla crisi climatica. Tra le proposte, si chiede di stanziare le risorse economiche necessarie per attuare le misure del PNACC, promuovere un piano straordinario sul biologico e garantire l’accesso al mercato e politiche di sostegno per le aree interne.
Conclusioni
La crisi climatica rappresenta una minaccia esistenziale per l’agricoltura italiana. È fondamentale agire con urgenza e determinazione per proteggere il settore agroalimentare e garantire la sicurezza alimentare del Paese. Solo attraverso un impegno collettivo e politiche coraggiose sarà possibile affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e costruire un futuro sostenibile per l’agricoltura italiana.