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FaceGloria, il social network evangelico del nuovo villaggio globale

I puristi e coloro i quali hanno un’idea della religiosità come pura convenzionalità, organizzata secondo fatti legati alla spiritualità e al metafisico, rabbrividiranno, o perlomeno storceranno il muso di fronte all’ennesima trovata nel mondo dei social dedicato ai milioni di fedeli sparsi in tutto il mondo emulo del ben più famoso Facebook: FaceGloria. Si tratta, come detto, di un nuovo social network dedicato però “alle famiglie e ai giovani con la testa a posto” (parole di uno dei fondatori), dove in luogo del “mi piace” si clicca “amen”. La piattaforma sta riscuotendo un grande successo in Brasile, paese dove è stato messo a punto, tanto che in pochi giorni il sito ha registrato oltre 50mila iscritti.

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FaceGloria si definisce nella sua home page “la rete perfetta per condividere l’amore e la sapienza cristiana”, in cui però, e non poteva essere altrimenti, vige la censura nei confronti di immagini come, per esempio, i baci tra gli omosessuali e dove non vengono ammesse parolacce, pornografia, scene di violenza o riferimenti ad alcol e droga.

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Forse perché è stato messo a punto in Brasile, le donne in bikini sono ammesse, probabilmente perché ritenute patrimonio nazionale. Per accedere al social c’è bisogno di inviare una una mail, e dopo essere stati ammessi bisogna fare attenzione a non postare contenuti non idonei alle restrizioni imposte dagli amministratori del sito; in caso contrario avverrà l’eliminazione dell’account dal social network da parte degli attenti e severi controllori della piattaforma. Su FaceGloria l’utente non solo ha la possibilità di creare una rete con altre persone della stessa fede religiosa, ma ha anche la possibilità di ascoltare musica gospel o comunque di ispirazione sacra.

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Verrebbe da dire, signora mia non c’è più religione. E in effetti un po’ così lo è per davvero, in quanto oggi parliamo perlopiù di religione nell’era postmoderna. Se nell’era premoderna la religione si esprimeva in forme tradizionali e ritualistiche, ora nel pieno di un tourbillon di improvvisi e profondi cambiamenti, essa si trova a confrontarsi con una società meno religiosa o diversamente religiosa rispetto a un tempo. La secolarizzazione porta con sé un modo diverso di vivere le religioni, e quest’ultime dunque sono spinte naturalmente a un processo di rinnovamento e di ristrutturazione. Il cambiamento avvenuto con la postmodernità, dovuto a condizioni sociali inficiate dal crescere delle nuove tecnologie (TCI), porta la fine delle cosiddette grandi narrazioni del passato, tra cui il superamento dell’impegno ideologico e l’innalzamento di un certo relativismo religioso. Alla Chiesa non rimane altro che stare al passo dei cambiamenti, seguire e stanare le sue pecorelle smarrite fin dentro gli epitomi della cultura postmoderna nascosti sotto sembianze virtuali, simulate e fantastiche.

Data:

20 Giugno 2015