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FAMIGLIA IN CORSO

Il tema trattato nei giorni scorsi a Martina Franca dall’Associazione culturale ‘Laboratorio Cittadino’ presso la sede della ‘Società Operaia’ sito nel cuore del centro storico, Presidente l’avv. F. Terruli, era un tema quasi obbligato e necessario per i cittadini martinesi, affinchè gli stessi potessero ampliare le loro vedute ed eventualmente partecipare con le loro opinioni ai tanti interrogativi e problemi che la legge Cirinnà sulle Unioni Civili, sulla adozione dei figli del partner omosessuale e sulla maternità tramite utero in affitto, (giusto per usare terminologia italiana rispetto all’inglese) , ha sollevato. Evidenti e talvolta anche bellicose sono state le numerose divergenze politiche, culturali, morali e religiose che hanno infiammato i dibattiti sia nei talk show che in Parlamento.

cms_3763/Avv.jpgSenza addentraci nei meandri delle divergenze che a livello nazionale si sono protratte per settimane impegnando l’intero paese a schierarsi da unaparte o dall’altra bisogna riconoscere che la conferenza-dibattito moderata dall’avv. Mario Caroli con ospiti politici eccellenti ha chiarito grazie alla competenza degli stessi, molti punti che meritavano approfondimenti. Tralasciando la questione relativa alle unioni civili che ha trovato concordi tutti i relatori sul rispetto che si deve comunque alle coppie omosessuali i cui rapporti affettivi ed umani non possono essere sottoposti al giudizio di terzi, come ha dichiarato il prof. sac. Cosimo Bucci che ha ricordato le parole di Papa Francesco quando, intervistato sull’argomento espresse il suo pensiero con la famosa frase che fece il giro del mondo: ‘Chi sono io per giudicare..’ gli argomenti sulla Step Child Adoption e la ‘maternità surrogata’ invece, sono stati quelli su cui si sono concentrati e anche confrontati tutti i relatori per essere stati alcuni provvedimenti contestati e disapprovati dalla gran parte dei cittadini italiani ma anche dalle famiglie tradizionalmente vicine alle posizioni ecclesiastiche. La presidente del Tribunale dei Minori Avv. B . Santella, con grande competenza ma anche sensibilità ha saputo coniugare gli aspetti psicologi e sociali riguardanti i minori da tutelare e la stepchild adoption secondo la giurisprudenza. Pur non avendo infatti, il Parlamento legiferato in modo esplicito e definitivo sull’adozione dei figli del partner omosex, ha lasciato libertà ai giudici dei minori di pronunciarsi secondo i casi affinché le sentenze siano emesse sempre e solo per il bene del minore facendo prevalere quindi, il buon senso e la sensibilità dei giudicanti.

cms_3763/O.jpgMolto sentita e partecipata è stata la relazione dell’On.le Francesco Sisto (FI)che con il fervore di un paladino di altri tempi, ha difeso la Carta Costituzionale richiamando gli articoli sul diritto della famiglia che non può essere stravolta da modelli di convivenza che non siano conformi alle leggi naturali dove tutti i sistemi di procreazione necessitano di un componente maschile e uno femminile. Così è per la famiglia naturale fondamento essenziale di una società civile e spiritualmente evoluta intendendo con quest’ultimo termine quel complesso di sentimenti , di affetti, e di sensibilità che sarebbero essenziali , secondo l’on.le Sisto ai fini di una stabilità non solo giuridica ma esistenziale che egli definisce ‘ Il Comune Sentire’.

cms_3763/On.jpgCon la sua relazione il senatore, Nicola La Torre, (PD) ha invece difeso tutte le soluzioni proposte dalla legge Cirinnà ritenendo che i cambiamenti epocali della scienza di oggi e i processi evolutivi della stessa che si ripercuoterebbero sulla formazione e sulla psicologia comportamentale degli individui, aprono le porte ad una maggiore libertà di costumi e di pensieri tanto da influenzare la stessa morale che si adeguerebbe ai nuovi stili di vita . Nei rapporti Chiesa e modernità , secondo il senatore, ‘ l’amore sovrasta la dottrina’. Anche la Carta Costituzionale, a quel punto non sarebbe più un pilastro ma un ‘work in progress’ che coinvolgerebbe anche la Giurisprudenza in senso innovativo.

Fermo restando però che innovazione non significano necessariamente evoluzione, la famiglia intesa come unione di due persone di sesso maschile e femminile è ancora l’unico modello adottabile secondo le leggi della Natura . Così come la procreazione secondo metodi artificiali (utero in affitto) che non tengono conto dei bisogni affettivi del feto che lentamente cresce, sente, percepisce e si adegua ai suoni ,agli umori della donna che lo tiene nel suo grembo, e poi lo regala ad altra persona dimenticando che quella nuova vita abbandonata sta cercando proprio lei, e non l’uomo di un uomo di cui avverte la estraneità nel tocco, nel timbro di voce…, è un atto di crudeltà che nessuna somma di denaro potrà cancellare. Sono seguiti gli interventi cui il pubblico ha partecipato con interesse ed attenzione.

Data:

17 Aprile 2016