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Fango e acqua, Livorno travolta: 6 morti

cms_7166/livorno_vdf.jpgTemporali, grandinate e forti raffiche di vento. E’ allerta meteo in tutta Italia, con rischio nubifragi e allagamenti in particolare nel Centro-Sud. E l’ondata di maltempo ha già causato le prime vittime: situazione tragica a Livorno dove sono morte 6 persone, mentre i dispersi sarebbero 2. La Procura di Livorno ha avviato un’indagine. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha espresso “insieme alla commozione di tutta l’Italia – il suo cordoglio e la sua solidarietà ai familiari delle vittime dell’alluvione di Livorno”.

Quattro corpi, quelli di un’intera famiglia, sono stati trovati in un appartamento, interrato, un palazzo di via Nazzario Sauro, completamente allagato. I cadaveri sono quelli del marito, Simone Ramacciotti, 37 anni, della moglie, Glenda Garzelli, 35 anni, del figlio Filippo, 4 anni, e del nonno, Roberto Ramacciotti, 65 anni. Il nonno è riuscito a mettere in salvo solo la nipotina Camilla, 3 anni, e poco dopo è annegato. Un’altra persona è morta in via della Fontanella: si tratta di Raimondo Frattali, 70 anni. La moglie e la figlia si sono salvate salendo sul tetto. La sesta vittima è stata ritrovata in via Sant’Alò: si tratta di Roberto Vestuti, 44 anni di Carrara. Un’altra vittima a Montenero.

Il Dipartimento di Protezione Civile ha emanato ieri un avviso di condizioni meteorologiche avverse: sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata nella giornata di oggi l’allerta arancione per Veneto, Liguria, Umbria, Lazio, Campania settentrionale e settori interni dell’Abruzzo e del Molise. Allerta gialla invece sul resto del Paese, isole incluse.

LIVORNO – L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana ha provocato la morte di 6 persone a Livorno. In un appartamento di un palazzo in via Rodocanacchi, al piano terreno, sono morti quattro componenti di una stessa famiglia. Un’altra persona è deceduta in un’abitazione in via della Fontanella, a Montenero basso. Un uomo è morto in un incidente stradale mentre a bordo della sua auto percorreva la strada statale 206 durante il nubifragio. Una persona risulta ancora dispersa.

LIVORNO, CHIUSI ASILI NIDO E SCUOLE MATERNE – Rimarranno chiusi domani i servizi educativi 0/3 anni (nidi e spazio gioco), comunali e privati convenzionati e le scuole comunali dell’infanzia. Lo ha deciso il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, a scopo precauzionale per verificare lo stato delle strutture e garantire l’avvio dell’anno educativo in ambienti sicuri e adeguatamente igienizzati. Anche laddove le strutture sono risultate agibili dopo il sopralluogo dei tecnici comunali, infatti, è necessaria comunque una revisione di tutto il materiale didattico e di gioco che potrebbe essersi sporcato e bagnato per le forti piogge. Il personale insegnante e ausiliario sarà comunque presente all’interno delle strutture in modo anche da verificare le condizioni degli ambienti scolastici.

NOGARIN – “Livorno ferita dal nubifragio di queste ore. Ora riunione con prefettura e protezione civile per fare il punto della situazione”, ha scritto il sindaco Filippo Nogarin su Twitter, aggiungendo che “l’emergenza maltempo non è finita. Sono esondati alcuni torrenti, altri sono sorvegliati dalla protezione civile”. “Devastata dal maltempo come mai prima d’ora”, ha poi scritto il sindaco in un tweet successivo, per Livorno “abbiamo chiesto lo stato di calamità“. Il sindaco, in serata, è tornato sul bilancio ufficiale, al momento: sei morti e due dispersi.

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Nella notte tra le 2 e le 4 sono caduti sulla città oltre 250 mm di pioggia. Il forte nubifragio ha comportato l’esondazione di fiumi travolgendo la città. È stato elevato al massimo il livello di criticità anche perché lo stato di emergenza non è superato.

Nogarin raccomanda alla popolazione di non recarsi nelle zone della città maggiormente interessate dai fenomeni onde consentire il più agevole e possibile svolgimento degli interventi di soccorso: zona di Montenero, Collinaia, Quercianella e Stagno. In particolare a Montenero, tra le zone più devastate, una colata di fango e detriti ha invaso l’abitato e causato gravi danni.

’’Piazza delle carrozze a Montenero ha un aspetto spettrale, ci sono auto sovrapposte, alcune dentro gli esercizi commerciali – racconta il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi -. I nostri volontari della Misericordia di Montenero stanno spalando da stanotte e in mattinata hanno recuperato il corpo di una persona”. Nel raggiungere la zona, con grande difficoltà, i mezzi delle Misericordie hanno anche dovuto aiutare alcuni automobilisti “che erano rimasti intrappolati nelle loro auto – racconta Corsinovi – attraversando tratti di strada invasi improvvisamente dall’acqua e che abbiamo aiutato a scendere dai tetti delle auto o dai muretti a bordo delle strade”.

Sempre in provincia di Livorno, nella zona tra Rosignano e Rosignano Marittima “risultano molti alberi caduti e una cinquantina di abitazioni danneggiate dall’azione del vento”.

LIVORNO, SI CERCANO ALLOGGI TEMPORANEI NEGLI ALBERGHI – Si cercano alloggi temporanei negli alberghi. In corso le operazioni di ripristino per 2700 contatori elettrici fuori uso da parte di Enel. E’ quanto è emerso dal nuovo briefing operativo in collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione Civile e quella regionale sulla situazione a Livorno.

TRENI INTERROTTI – La stazione di Livorno dalle 3.00 da questa notte è allagata e quindi inagibile. La circolazione ferroviaria è interrotta tra Pisa e Campiglia. I treni a lunga percorrenza sono deviati via Firenze – Pisa. Per i treni regionali, Trenitalia ha attivato servizi sostitutivi con autobus tra Pisa e Campiglia, che saranno effettuati compatibilmente con la viabilità stradale. Le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana stanno lavorando per ripristinare le condizioni di sicurezza per la circolazione ferroviaria.

TOSCANA – Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è in contatto da stamane con il Capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, con il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e con il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

Maltempo e forte vento si sono abbattuti anche a Pisa causando il cedimento di una porzione di tetto di un appartamento. Allagata la zona di Marina di Pisa, segnalati alberi e rami caduti. Chiusi i sottopassi, diverse auto rimaste in panne. Intorno alle 6 una squadra dei Vigili del fuoco è intervenuta a San Giorgio per soccorrere 4 ragazze che erano rimaste in panne nel sottopasso allagato, rifugiandosi sul tetto dell’auto. Tutti i corsi d’acqua della provincia hanno raggiunto il livello di guardia e sono sotto osservazione.

La Sala di Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze segnala l’allerta meteo, codice arancio, valida fino alla mezzanotte di oggi per rischio idraulico nel reticolo principale delle aree del Valdarno Inferiore, Bisenzio e Ombrone Pistoiese e Mugello, Val di Sieve e per rischio idrogeologico idraulico nel reticolo minore e temporali forti per tutto il territorio della Metrocittà.

“Nelle ultime ore – avverte Angelo Bassi, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Protezione civile – si sono registrati forti temporali con intensità di 15-20 mm in 15 minuti e cumulati massimi sulle 3 ore che hanno superato i 60 mm (Monteboro 63 mm ed Empoli 60mm)”.

A seguito delle piogge si segnalano locali allagamenti e detriti sulla viabilità. Si raccomanda la massima prudenza nel percorrere i sottopassi e le strade prossime ai corsi d’acqua minori. Nelle prossime ore saranno possibili altri fenomeni temporaleschi di forte intensità.

Vaccini, non ci saranno proroghe

cms_7166/Vaccino_gamba_ftg_23.jpgNon ci saranno proroghe, certo che no“. Così il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ospite a ’L’Intervista” di Maria Latella su Sky TG24 HD, ha escluso la possibilità di proroghe per l’obbligo di vaccinazionedopo il 10 marzo 2018 per la presentazione della documentazione per chi ha prodotto l’autocertificazione.

“Noi abbiamo bisogno – ha proseguito il ministro – di avere bambini che possano stare in classe sicuri e tranquilli, anche dal punto di vista della salute. Il grande lavoro che abbiamo fatto e che dobbiamo continuare a fare è esattamente quello di coinvolgere i genitori, motivarli, su questo siamo attivi tutti, anche i medici e i pediatri. E io confido moltissimo che la larghissima maggioranza dei genitori del nostro paese comprende la necessità delle vaccinazioni, farà tutto il percorso vaccinale, così comprende l’importanza di mandare i propri figli nella scuola dell’infanzia”.

“Abbiamo lavorato con la ministra Lorenzin – ha aggiunto – per fare una circolare congiunta, che è arrivata venerdì della scorsa settimana, proprio per facilitare quello che sarà un carico per i genitori, ma anche per le scuole. Quindi anche con l’autocertificazione, perché ci sono realtà diverse nel paese, dal punto di vista dei tempi, delle modalità per poter far vaccinare i propri figli. E quindi anche l’autocertificazione, la possibilità di aver già fatto richiesta, è un elemento di facilitazione”.

Temporali e fulmini, cosa fare

cms_7166/fulmini_temporale_ftg.jpg“Conoscere un fenomeno è il primo passo per imparare ad affrontarlo nel modo più corretto e a difendersi da eventuali pericoli”. E’ per questo motivo che il Dipartimento di Protezione Civile è impegnato in campagne di sensibilizzazione per diffondere alcune semplici regole su come prevenire o diminuire i danni di un fenomeno. Ecco, quindi, i consigli degli esperti su cosa fare in caso di temporali.

TEMPORALI – In generale, devi tener conto della rapidità con cui le nubi temporalesche si sviluppano e si accrescono, e conducono quindi il temporale a raggiungere il momento della sua massima intensità senza lasciare molto tempo a disposizione per guadagnare riparo.

In ambiente esposto, mentre inizia a lampeggiare e/o a tuonare: se vedi i lampi, specie nelle ore crepuscolari e notturne, anche a decine di chilometri di distanza, il temporale può essere ancora lontano. In questo caso allontanati velocemente. Se senti i tuoni, il temporale è a pochi chilometri, e quindi è ormai prossimo. Osserva quindi costantemente le condizioni atmosferiche, in particolare poni attenzione all’eventuale presenza di segnali precursori dell’imminente arrivo di un temporale:

– se sono presenti in cielo nubi cumuliformi che iniziano ad acquisire sporgenze molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata in valle è calda ed afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare o del lago)

– rivedi i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà a posteriori rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi, ma non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione, e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente.

FULMINI – I fulmini rappresentano uno dei pericoli più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi esposti, specie in presenza dell’acqua, come le spiagge, i moli, i pontili, le piscine situate all’esterno. In realtà esiste un certo rischio connesso ai fulmini anche al chiuso. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare necessariamente precipitazioni.

COSA FARE ALL’APERTO – Resta lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto questi ultimi specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante; evita il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica; togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature); resta lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – rischiano di scaricarsi a terra.

E in particolare, se vieni sorpreso da un temporale in montagna:

– Scendi di quota, evitando in particolare la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, ed interrompendo immediatamente eventuali ascensioni in parete, per guadagnare prima possibile un percorso a quote inferiori, meglio se muovendoti lungo conche o aree depresse del terreno

– Cerca se possibile riparo all’interno di una grotta, lontano dalla soglia e dalle pareti della stessa, o di una costruzione, in mancanza di meglio anche un bivacco o fienile, sempre mantenendo una certa distanza dalle pareti;

Una volta guadagnato un riparo – oppure se si è costretti a sostare all’aperto:

– Accovacciati a piedi uniti, rendendo minima tanto la tua estensione verticale, per evitare di trasformarti in parafulmini, quanto il punto di contatto con il suolo, per ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo

– Evita di sdraiarti o sederti per terra, e resta a distanza di una decina di metri da altre persone che sono con te

– Tieniti alla larga dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche, e da altre situazioni analoghe

Se hai tempo, cerca riparo all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini rigorosamente chiusi e antenna della radio possibilmente abbassata. Liberati di piccozze e sci.

Se vieni sorpreso da un temporale al mare o al lago:

– Evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua, che offre percorsi a bassa resistenza, e quindi privilegiati, alla diffusione delle cariche elettriche: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito direttamente

– Esci immediatamente dall’acqua

– Allontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto

– Liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni

Cosa fare in campeggio:

– Durante il temporale, è preferibile ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping

– Se ti trovi all’interno di tende e ti è impossibile ripararti altrove evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda; evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico; togli l’alimentazione dalle apparecchiature elettriche; isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione.

COSA FARE IN CASA – Il rischio connesso ai fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporale:

– Evita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica ed il telefono fisso

– Lascia spenti (meglio ancora staccando la spina), in particolare, televisore, computer ed elettrodomestici

– Non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi ed impianto elettrico

– Evita il contatto con l’acqua (rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore)

– Non sostare sotto tettoie e balconi, riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da pareti, porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.

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Data:

11 Settembre 2017