Dopo tre lunghe giornate di negoziati a Washington con il Ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, gli Stati Uniti ritirano la minaccia dell’imposizione di dazi in percentuale ascentente fino al 25%, prevista per il prossimo ottobre, sui prodotti di esportazione messicani. Secondo le dichiarazione del presidente Trump le tariffe sarebbero “sospese per tempo indefinito”.
Sarebbe stato raggiunto infatti un accordo secondo il quale, al ritiro dell’ipotesi di conflitto commerciale da parte degli States, dovrebbe corrispondere un rafforzamento delle misure disposte dal governo messicano, volte ad arginare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. In aggiunta, il Messico avrebbe accettato di acquistare ingenti quantità di prodotti agricoli dai coltivatori statunitensi. Secondo quanto contenuto nella dichiarazione congiunta su cui ha lavorato il dipartimento di Stato al termine dei negoziati con i funzionari messicani, il Messico dovrà prendere “misure senza precedenti” per un maggiore controllo sui flussi migratori verso il confine di Tijuana; si prevede il dispiegamento della Guardia Nazionale in tutto il paese, prestando particolare attenzione al lato sud, punto nevralgico per l’ingresso dei migranti che provengono dagli altri stati dell’America centrale.
I messicani richiedenti asilo appena entrati negli Stati Uniti saranno rimandati in Messico in attesa del responso e saranno garantite loro assistenza sanitaria, istruzione e possibilità di introduzione nel mercato del lavoro. Dal canto loro, gli Usa si impegnano ad accelerare le procedure di accertamento per la concessione dell’asilo. Trump si mostra molto ottimista, dichiarando: “Il Messico si impegnerà a fondo. Se lo farà, questo accordo sarà di enorme successo sia per gli Stati Uniti che per il Messico” .