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FEMMINICIDIO: LA SCHIAVITÙ MODERNA

Un’occasione per riflettere, alla luce del paradigma dei diritti umani, sulla discriminazione sessuale e sulla violenza contro le donne.

cms_191/1femminicidio.jpgNel 2013 -a tutt’oggi-, in Italia sono state uccise 128 donne. Schiantate dalla buia violenza di (ex innamorati), mariti, fidanzati, compagni o semplici conoscenti. Ed il 25 novembre, per non dimenticare quelle sventurate e mettere un freno ai mostri, è stato dichiarato “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Una giornata che coinvolge l’intero pianeta finalmente chiamato a fare il punto sull’ampiezza del nuovo dramma, ora chiamato “femminicidio”. E anche in questo momento, in tutti i luoghi della terra, ci sono donne e bambine abusate che continuano a soffrire in silenzio, a lavorare e sudare soggiogate dall’… altro che le riduce in istato di schiavitù. Donne assimilate a cose ed oggetti usa e getta”, e basta.Ciò, nel totale disprezzo della dignità, dei valori fondamentali e dei più elementari principi sanciti dalla Carta dei Diritti Umani. Una sacrosanta offesa alla dignità umana. Uno schiaffo ai diritti umani che propugnano, invece, una…”consapevolezza di altissima responsabilità personale e sociale, da spendere in termini di solidarietà e di servizio alla comunità”.Un’occasione su cui riflettere e di cui, specialmente le Associazioni al… femminile che, da tempo, hanno predisposto ed organizzato l’evento, per riflettere e far riflettere, si son fatte promotrici di una consistente serie di eventi socio-culturali.

cms_191/2_R.jpgL’avvocato Rosanna Mingolla, Presidente del Coordinamento Nazionale di Azzurro Donna (spaccato al Femminile di Azzurro Italia), questa mattina, nell’aprire in Puglia il calendario delle manifestazioni previste, ha evidenziato, che,“ questo appuntamento odierno, sarà storico e non isolato, destinato ad una importante ricaduta internazionale il cui scopo primario è, appunto, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza nei confronti delle Donne e sulla nuova schiavitù del femminicidio”.

cms_191/3_azzurro_Donna.jpg“Un flagello aberrante – ha cocluso il Presidente di Azzurro Donna – di portata mondiale che ha sconvolto e cambiato radicalmente l’esistenza di milioni di vite.”

cms_191/4_violenza-donne-katia-villirillo-2.jpgCaterina Villirillo, presidente dell’Associazione “Libere Donne”, fautrice del progetto, “Valore Donna – la luce delle Arti contro il buio delle Violenze”, ha dichiarato che “ è doveroso e determinante discutere e divulgare i temi della violenza, soprattutto sulle donne, partendo da testimonianze vere, facendo parlare pubblicamente chi ci è passato davvero! La realtà della violenza domestica è grave e diffusissima, soprattutto nel nostro Sud Italia dove regna ancora un retaggio socio-culturale maschilista ed arretrato che sottomette la donna in diversi ambiti, da quello lavorativo a quello personale”.

cms_191/5_femminicidio.jpgUna mostruosità, si noti bene, che non fa parte del triste passato di cui l’umanità credeva di essersi definitivamente sbarazzata, ma di una piaga… aperta che intristisce persino i paesi più sviluppati; l’umanità intera.A ricordarlo sono le cifre. I numeri che, sebbene aridi ed incolori, sono pur sempre il mezzo migliore per rendere l’esatta consistenza del fenomeno. Nel mondo, secondo le più attendibili investigazioni svolte nella gran parte dei Paesi, almeno una donna su tre nella vita, avrebbe subito gravi forme di violenza; quasi sempre inflitta dal partner o da un familiare o da un altro conoscente.

cms_191/6_images.jpgStando, invece, alle stime dell’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) almeno il 70% delle vittime, rientrerebbe nel novero delle donne violentate e/o uccise dal partner. Anche secondo le ricerche effettuate dal Consiglio d’Europa, la principale causa di morte e invalidità per le donne di età compresa tra 16 e 44 anni, sarebbe proprio da attribuire alla violenza domestica. Un dato questo, di gran lunga superiore ai decessi provocati dai mali incurabili e/o dagli incidenti automobilistici. Una sfilza impressionante che obbliga a riflettere.

cms_191/benedetto_Croce.jpgLa violenza -scriveBenedetto Croce su: “La storia come pensiero e come azione”- non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto di struggitrice”.Ma il degrado non si ferma; anzi. Nonostante le cronache ed i media continuino ad incessare quotidianamente sui misfatti e sulla violenza contro le donne, il fenomeno seguita ad imperversare ostinatamente da sud a nord; in ogni parte del mondo. Un flagello in crescita esponenziale su cui, per quanto triste e umiliante possa apparire almeno per l’ “Uomo”: … secondo il sommo Virgilio, rispettoso dei Diritti Umani, è necessario riflettere.A nessuno deve essere permesso di umiliare la dignità dell’altro, del più debole e, speciamente, della donna.E molteplici sono le considerazioni che ci obbligano a contribuire -secondo le possibilità obiettive di ciascuno- affinché questo degrado venga definitivamente eradicato dalla faccia della terra. Ma bisogna farlo in fretta, prima che sia troppo tardi. Le buone intenzioni non sono sufficienti a risolvere il seppur minimo problema. Dobbiamo trovare il modo e la maniera per agire; essere solidali con chi soffre, insomma, “farci prossimo”. Consapevoli, cioè, che… “ il buio della violenza ” esercitato dai pochi contro le donne, non si frena con altro odio, ma con “la luce della solidarietà” dei tanti.

cms_191/7_download.jpgIl femminicidio, come cita il Devoto-Oli è “Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte”.

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Data:

1 Giugno 2014