Un artista che non si da pace, Filippo Borella, tanto da dedicare solo pochissime ore al riposo notturno, privilegiando il suo insaziabile bisogno di produrre.
Architetto e insegnante d’arte, la sua ricerca si snoda intorno a questo binomio: progettazione e creatività, due opposti che in realtà sono due facce di una stessa medaglia.
L’ispirazione nasce dall’osservazione del mondo circostante, con le sue zone di luce e d’ombra; poi la mente razionale rielabora, progetta e crea, in una perfetta simbiosi tra emozione e raziocinio.
“To Be” – foto dell’artista Filippo Borella by Alexandre Zveiger
Un personaggio istrionico, anticonvenzionale, a tratti irriverente ma non per presunzione: semplicemente non ha paura di esprimersi, di sperimentare, di andare contro corrente. E per questo ci vuole coraggio.
Bisogna dire che la sua personalissima interpretazione creativa affonda le radici nella profonda conoscenza della storia dell’arte, particolarmente di quella moderna e contemporanea: non ci si improvvisa artisti così come non si comunica se prima non si impara a parlare.
Il talento, poi, lo si percepisce dal modo in cui queste conoscenze vengono elaborate e reinterpretate.
Nelle opere di Filippo Borella non mancano note di affabile leggerezza che inizialmente fanno sorridere ma poi trascinano in un vortice di domande e di considerazioni.
“Oggetto disfunzionale 01” by Filippo Borella
Un’opera come “Oggetto disfunzionale 01”, ad esempio, al di là del primo impatto ironico e giocoso, cosa vuole dirci? Si tratta di un rifacimento scultoreo di un attrezzo di uso comune, modificato e rivestito di etichette riportanti lo stipendio medio di un apprendista giardiniere.
Ecco che, a questo punto, scopriamo che dietro l’aria “innocua” e gioviale di Filippo, si nasconde un attento osservatore del mondo e un feroce avvocato dei più deboli.
Scioccare per far pensare, potrebbe essere il suo motto. Ci riesce ? Pare proprio di sì, a giudicare dagli importanti riconoscimenti espositivi e di critica.
Come un moderno Salomone, Filippo Borella divide e unisce, taglia e riassembla quanto, in natura, sembrerebbe distante: è l’uomo delle “cerniere”, simbolo di una sintesi di pensiero che nasce dalla sua ammirazione per due artisti apparentemente inconciliabili, Mondrian e Fontana.
“Ritratti punk” by Filippo Borella
In “Ritratti punk”, profili di antiche tribù si concretizzano con manici di scopa, un immaginario che si racconta grazie a un motore che muove gli oggetti e progetta le loro ombre dialoganti.
È stupefacente come un attrezzo di uso domestico possa trasformarsi in un veicolo di pensiero: nulla è impossibile per un occhio attento ed una mente libera dai cliché.
Per Borella l’arte è memoria e motivo di riflessione sulle tematiche sociali. Nelle sue opere “urbane” il creativo si esprime spesso e volentieri su soggetti quali il degrado, l’ingiustizia, la sofferenza e si presta a realizzare opere il cui scopo è quello di rendere presente la memoria di eventi che, diversamente, cadrebbero nell’oblio.
Comunque si presenti l’arte resta Arte, con la “A” maiuscola, icona sacra della vita e dell’esperienza dell’uomo.
“Pop Art” by Filippo Borella
Nell’opera “Pop Art”, la parola su fondo oro richiama le tavole bizantine, rievocando quell’aspetto sacrale che le contraddistingue. Il colore “pop” esprime invece quanto vi è di più contemporaneo – di popolare – ovvero la quotidianità umana, in tutti i suoi molteplici e, talvolta, bizzarri aspetti.
Una sintesi che può sembrare dissacrante ma che, in realtà, è semplicemente e volutamente provocatoria.
L’intervista che segue è stata realizzata da “Tavoli HeArt” per la Social TV della storica Libreria Bocca di Milano, all’interno della splendida cornice di Galleria Vittorio Emanuele II.
La Libreria Bocca dal 1775 è locale Storico d’Italia con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
International Web Post – nella persona del suo fondatore e direttore Attilio Miani – si fa portavoce di questa realtà, dando voce ad una realtà editoriale che è parte del nostro patrimonio culturale. #socialtvlbocca
Dove trovare Filippo Borella:
https://www.facebook.com/borellafilippo