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Foibe, Mattarella chiama Napolitano: “Italiani grati”

Foibe, Mattarella chiama Napolitano: “Italiani grati”

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso al Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, “grande apprezzamento per la sua presidenza, verso cui va la doverosa riconoscenza degli italiani”. L’occasione è stata una telefonata dell’attuale Capo dello Stato al suo predecessore in occasione del Giorno del Ricordo, che ricorre oggi ed è stato celebrato ieri al Quirinale, in una cerimonia durante la quale Mattarella ha ricordato il tanto che ha fatto Napolitano per restituire alla memoria nazionale i tragici eventi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Alle celebrazioni oggi a Basovizza vicino a Trieste molti rappresentanti del mondo politico tra cui il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e il ministro dell’Interno. “Chi nega uccide due volte. Noi non dimentichiamo” ha twittato Matteo Salvini. “Trieste, spettacolo unico. Oggi qui per onorare il sacrificio di migliaia di connazionali torturati, massacrati e gettati nelle #foibe, spesso ancora vivi, dai comunisti. La colpa? Essere italiani”, scrive il ministro dell’Interno. E ancora: “Perché non ci siano piú in Italia morti di serie A e morti di serie B. Onore, ricordo e preghiera per i martiri delle foibe, noi non dimentichiamo”.

“Ricordare le Foibe, che sono parte integrante della storia del nostro Paese, significa rendere giustizia a chi morì solo perché italiano’’ twitta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Bankitalia, Tria: “Indipendenza va difesa”

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L’affermazione del ministro dell’Economia Giovanni Tria “sulla difesa dell’indipendenza della Banca d’Italia è prettamente istituzionale, ovvia e persino banale. Le parole del ministro non sono indirizzate contro nessuno”. E’ quanto precisa all’Adnkronos la portavoce del ministro dell’Economia, spiegando che gli stessi trattati internazionali prevedono “l’indipendenza della Banca d’Italia”. Tria in precedenza aveva dichiarato che l’indipendenza di via Nazionale “va difesa. Mi sono già espresso”.

Festival e polemiche, bufera su vincitore

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E’ polemica sulla vittoria di Mahmood. Fa discutere il fatto che l’italo-egiziano sia arrivato prima con il voto delle Giurie mentre Ultimo, secondo classificato, sia stato in realtà il più votato dal pubblico. Qualcuno parla di una vittoria truccata, un vero e proprio dispetto nei confronti di Matteo Salvini. In pratica una sorta di complotto, stando a quanto scrivono in molti sui social. Come il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone che commenta sul suo profilo Facebook: “È il Festival della musica italiana o di qualche sobborgo americano? Quello che conta è che a Sanremo con il governo anti immigrazione vinca un italiano di origini egiziane”.

Il sistema di votazione è composto dal televoto (50% sulla classifica di fine serata), dal voto della sala stampa (30%) e dal voto della giuria d’onore (20%). Mentre per la sala stampa e la Giuria d’Onore il vincitore era il cantautore milanese, i telespettatori hanno preferito l’artista romano, votando poi Il Volo al secondo posto e Mahmood al terzo. In un tweet Ultimo E Ultimo, dopo essersi scagliato contro i giornalisti, forse deluso per il suo secondo posto (“La mia vittoria, al contrario di tanti giornalisti che hanno rotto il ca… tutta la settimana, con la presunzione di giudicare la carriera nei prossimi vent’anni di tanti artisti, sentendosi importanti, non è la vittoria al festival, è la gente che si riconosce in quello che scritto. Non ce l’ho con voi, ce l’ho con me stesso. Sono amareggiato”, ha detto complimentandosi però poi con Mahmood per la vittoria), più tardi in un tweet ha scritto: “La gente è la mia vittoria. Da casa eravamo il quadruplo rispetto agli altri. Dalla parte vostra per sempre”. L’amarezza mostrata da Ultimo subito dopo aver saputo della sconfitta sarebbe stata legata proprio al fatto che gli era stato detto di essere in testa al televoto e che poi il risultato era stato ribaltato dalle Giurie.

Sì, io alzerei il peso del televoto”, ha commentato Claudio Baglioni aggiungendo: “Ma vi dico francamente che c’è un certo timore a diminuire il peso o a togliere il voto della sala stampa, perché qualcuno teme che si possa creare un clima ostile. Anche se io non voglio credere che questo succederebbe”, ha aggiunto Baglioni rivolto ai giornalisti della sala stampa dell’Ariston. Baglioni replica anche a chi polemizza in queste ore sul vincitore per le sue origini: “Ha vinto un ragazzo italiano. Mahmood è un ragazzo italiano”. E quando un giornalista chiede cosa ne pensi che “nel festival autarchico o musicalmente sovranista abbia vinto un italo-egiziano”, risponde: “Non credo che nel caso di Mahmood quel trattino sia appropriato. È un ragazzo italiano”.

Il papà di Manuel: “E’ forte, tornerà in piscina”

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“Risponde a tutti gli amici di piscina dicendo che lui tornerà in acqua, farà più fatica a prenderli, ma li prenderà”. Lo dice il papà di Manuel Bortuzzo a ’Non è l’arena’ su La7. “Questa mattina ho sentito Manuel che mi ha detto: ’Papa’ andiamo avanti’. E’ forte, tanto forte”.

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10 Febbraio 2019