Coronavirus, Fondi ai comuni: ecco i criteri
Il Fondo di solidarietà comunale, che costituisce la base dello stanziamento ai comuni disposto dal governo per l’emergenza coronavirus, è “alimentato con una quota dell’imposta municipale propria (Imu) di spettanza dei comuni”. Lo si legge nel testo del Dpcm del 28 marzo. Il Fondo è “ripartito tra i comuni interessati sulla base del gettito effettivo dell’Imu e della Tasi”. Il ministero dell’Interno “provvede a erogare a ciascun comune quanto attributo a titolo di Fondo di solidarietà comunale” (…) “in due rate da corrispondere entro i mesi di maggio e ottobre 2020, di cui la prima pari al 66 per cento”.
Il Fondo di solidarietà comunale per il 2020 è composto “da una quota assicurata attraverso una quota dell’Imu pari a 2.768.800.000,00” più una serie di incrementi, si legge ancora nel testo del Dpcm. Il riparto del Fondo per il 2020 “è effettuato prendendo come valore di riferimento per ciascun comune il valore del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2019”.
“Per l’anno 2020 – stabilisce ancora il decreto – è costituito un accantonamento di euro 7.000.000,00 sul fondo di solidarietà comunale” destinato alle “compensazioni del mancato recupero a carico del comune di Sappada” e anche ad “eventuali conguagli ai singoli comuni”. E ancora: nella determinazione della quota del Fondo di solidarietà per il 2020 relativa ai singoli comuni, il dpcm fissa tra i vari criteri un “limite massimo di euro 5.500.000 annui ai comuni fino a 5mila abitanti”.
Coronavirus, moratoria su mutui e potenziamento Fondo Pmi
Moratoria su mutui e potenziamento al Fondo Pmi. Con il Decreto Legge 18/2020, spiegano i player della neonata task force Mef, Banca d’Italia, Abi e Mcc, “è stata adottata una moratoria fino al 30 settembre per i prestiti per le micro imprese, le Pmi, i professionisti e le ditte individuali, mentre l’operatività del Fondo di garanzia per le Pmi, gestito da Mcc, è stata potenziata e ampliata, aumentandone le risorse e l’ambito di intervento e rendendo più veloci e semplici le procedure per l’ottenimento della garanzia”.
In particolare, sul sito del Mef si evidenzia che la garanzia del Fondo è all’80% dell’importo (e al 90% in caso di riassicurazione di confidi) per tutti i prestiti fino a 1,5 milioni, ferma restando la possibilità di coprire all’80% anche i prestiti fino a 2,5 milioni quando siano rispettate alcune condizioni, fra cui l’imprenditoria femminile, per i prestiti nel Mezzogiorno e per i finanziamenti per investimenti, nonché per tutti i prestiti fino a 5 milioni che rientrino negli ambiti di attività coperti anche dalle sezioni speciali del Fondo stesso. È inoltre previsto l’avvio di una linea per la liquidità immediata (fino a 3.000 euro) per gli imprenditori persone fisiche (le cc.dd. partite Iva anche se non iscritti al registro delle imprese) con accesso senza bisogno di alcuna valutazione da parte del Fondo, che si affianca alle garanzie all’80% già attive sul micro-credito e sui finanziamenti fino a 25.000 euro (cosiddetto importo ridotto).
Coronavirus, Catalfo convoca parti sociali e Abi su anticipo ammortizzatori
La ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha convocato per domani pomeriggio un tavolo di confronto – da svolgersi in videoconferenza – con le parti sociali e l’Abi finalizzato alla stipula di un protocollo nazionale per l’anticipo degli ammortizzatori sociali. Lo si apprende da fonti del Ministero.