Lewis Hamilton vince ancora, portando a 3 gare di fila le vittorie di questo mondiale. E c’è mancato poco che la Mercedes non piazzasse una doppietta come già accaduto nel GP di Stiria. Ancora male le Ferrari che, solo per un caso fortuito, si è ritrovata sul gradino più basso del podio con Leclerc, mentre Vettel ha faticato non poco per conquistare la decima posizione. Ottima la prova di Verstappen (2° classificato) che ha pagato la mancanza di lucidità del muretto Red Bull nel decidere di non cambiare gli pneumatici a un giro dal termine della corsa. Proprio così, se il pilota olandese fosse rimasto in pista, avrebbe superato al traguardo il campione del mondo in carica.
E sarebbe stata una vera beffa per l’inglese, dominatore per 51 giri, se, come accaduto a un giro dal termine al proprio compagno di squadra, la perdita dell’anteriore di sinistra lo avesse portato a fermarsi a un soffio dalla bandiera a scacchi, avvantaggiando, per l’appunto, Max Verstappen. Ma come si suol dire “la fortuna aiuta gli audaci”! E questa caratteristica va ad aggiungersi alle macchine più potenti (anche se come ho già scritto dopo il GP di Ungheria, nutro forti dubbi sulla regolarità nell’assemblaggio delle monoposto tedesche) alla bravura dei piloti Mercedes e all’impeccabile gestione di tutto lo staff di tecnici e meccanici da parte di Toto Wolff.
Possiamo pur dire che questa stagione di Formula 1 sta diventando sempre più una Formula Mercedes. “All’ultimo giro mi si è quasi fermato il cuore”, dichiara Hamilton nel dopo gara, Verstappen, invece, dice che “c’è un aspetto di fortuna ma anche di sfortuna” (riguardo al Pit stop sul finire della corsa), mentre per Leclerc “è stata una gara molto complicata, il terzo posto è stato un colpo di fortuna”. Prossimo appuntamento a domenica prossima di nuovo a Silverstone con il GP del 70° anniversario.
LA GARA – Gran Premio del Regno Unito; circuito di Silverstone, 5 891 m. di lunghezza.
Quarta gara stagionale: pole di Hamilton, arrembante in questa prima parte del mondiale, secondo Bottas con alle loro spalle Verstappen e il ferrarista Leclerc. L’anno scorso ha vinto Hamilton precedendo Bottas e Leclerc. Hulkenberg, che ha sostitutio Carlos Perez positivo al covid, non prende la posizione in griglia con la sua Racing Point a causa di problemi alla power unit.
Parte benissimo Leclerc che ingaggia un testa a testa con Verstappen per la terza posizione, nel frattempo le due Mercedes cercano già di fare il vuoto. Alla fine del primo giro, contatto tra Albon e Magnussen che finisce fuori pista è già safety car. Dopo 10 giri, Hamilton guida la corsa con quasi 2’’ su Bottas, seguono Verstappen, Leclerc, Sainz, Ricciardo, Norris, Stroll, Ocon e Vettel. Al 13° giro, Kvyat (Alpha Tauri) si schianta sul guard rail, entra di nuovo in pista la safety car e tutti approfittano del pit stop. Al 24° giro Si riduce a circa 1’’ il distacco di Bottas da Hamilton, mentre sono 6 i secondi tra Verstappen e Leclerc. Al 30° giro, i due piloti della Mercedes si scambiano i giri veloci. Nelle retrovie, Vettel fatica a mantenere la decima posizione. Al 42° giro, anche Verstappen fa registrare il fastest lap, ma è molto distante da Bottas. A 10 giri dal termine, Bottas accusa problemi ai penumatici che lo costringono ad abbassare il ritmo. Al 51° giro cede la gomma di Bottas; obbligatorio il rientro ai box. All’ultimo giro, anche Hamilton perde l’anteriore sinistra, ma Verstappen non riesce a raggiungere il pilota inglese che taglia il traguardo per primo; seguono Verstappen, Leclerc, Ricciardo, Norris, Ocon, Gasly, Albon, Stroll e Vettel. La classifica generale vede al comando con 88 punti, seguito da Bottas 58 pt, Verstappen 52, Norris 36, Leclerc 33, Albon 26, Stroll 20, Ricciardo 20, Perez 16 e Sainz 15 punti.
(Photo courtesy Formula1.com)