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FRANCIA: ANCORA GESTI ANTISEMITI

La Francia è stata colpita ancora una volta da chi infanga l’umanità riaccendendo l’odio antisemita.

Cimiteri ebraici profanati in Alsazia in questi giorni, croci uncinate come nei lontani anni ’30 e ’40 appaiono riaffiorando come fossero spettri, quasi a dimostrare che non si è mai spenta quell’ingiustificabile intolleranza. È il momento di fermarsi per cercare di riflettere e di agire capillarmente nei luoghi dove ci si appresta ad acquisire, come avrebbe detto don Giussani, i connotati umani per un’umanità che è alla ricerca del volto umano. Ci spaventa, a neanche un mese dalla rievocazione storica dell’eccidio di milioni di ebrei, rallentare il nostro ritmo per dar spazio e poter riflettere su quanto sta accadendo in Francia.

Non è bastato l’immane sangue innocente a far tacere ed a bloccare la follia di chi, foriero di antichi e recenti fervori nazionalistici, creda ancora che ci siano distinzioni di razza. La razza è un concetto che non esiste! C’è un solo genere umano nel quale si identificano i numerosi popoli della terra. Non accada più dunque che Caino uccida Abele, l’odio fratricida non è ammissibile nel XXI sec! Non si inciampi nel tetro mondo dell’irrazionale dove è possibile fomentare l’odio e la vendetta, non ne usciremmo più.

Ritornare a compiere gli errori del passato non è l’atteggiamento migliore da adottare: la storia ci insegna a ricostruire i fatti passati per comprendere quelli presenti, non bisogna creare dunque le condizioni perché il tutto possa precipitare in ciò che lede ognuno di noi che siano buoni o cattivi, poveri o ricchi, ebrei o musulmani, bianchi o neri! Non sono state asciugate tutte le lacrime di quanti sono sopravvissuti e di quanti ancora piangono. Che sia inferta una punizione esemplare a chi ha osato riesumare la scioccante ondata antisemita che ha ottenebrato la mente ed ha inferto il buio ad un capitolo della storia del genere umano! Non è ammissibile che ci sia un filo conduttore con un passato da non dimenticare e che adesso sembra portarci indietro di anni.

Concentriamoci a respingere con tutte le nostre forze quanto non ha più ragione di esistere. Il riscatto ci sarà dal momento in cui si ripristinerà il sentimento che il moto rivoluzionario alcuni secoli fa rese la Francia artefice dello scardinamento di valori vecchi per dar spazio ai nuovi dell’epoca moderna e contemporanea. Dunque, si uniscano tutti nel sostenere e tenere alta la bandiera francese simbolo di Libertà, Fraternità ed Uguaglianza. Siano dunque accesi quei fari che metaforicamente guidano le menti dei governanti e degli ultimi che nella Famiglia Umana costituiscono tutti i popoli della terra.

Data:

22 Febbraio 2019