Un errore clamoroso ha scosso la Casa Bianca: Jeffrey Goldberg, direttore del magazine The Atlantic , è stato accidentalmente aggiunto a una chat ultra-confidenziale tra alti funzionari statunitensi, dedicata alle operazioni militari contro i ribelli Houthi nello Yemen. L’incidente, confermato lunedì 24 marzo dal Consiglio di Sicurezza Nazionale, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle comunicazioni interne dell’amministrazione Trump.
L’Errore e le Rivelazioni
Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, Brian Hugues, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz avrebbe aggiunto per errore Goldberg alla chat su Signal, un’app di messaggistica crittografata. “Sembra al momento che la catena di messaggi citata nell’articolo sia autentica e stiamo cercando di capire come un numero sia stato aggiunto per errore,” ha spiegato Hugues.
Goldberg ha rivelato di aver ricevuto in anticipo i dettagli del piano d’attacco per i raid statunitensi contro gli Houthi, avvenuti il 15 marzo. Nonostante l’incidente, Hugues ha minimizzato l’impatto sulla sicurezza nazionale, sottolineando che “il successo dell’operazione Houthi dimostra che non c’erano minacce alle truppe o alla sicurezza nazionale.”
I Dubbi di J.D. Vance
La chat ha rivelato anche le perplessità del vicepresidente J.D. Vance sull’operazione. Secondo Goldberg, Vance avrebbe espresso preoccupazioni sull’incoerenza dell’attacco con il messaggio diplomatico rivolto all’Europa. “Non sono sicuro di quanto il presidente Trump sia consapevole di quanto ciò sia incoerente con il suo messaggio per l’Europa in questo momento,” avrebbe scritto Vance. Ha inoltre evidenziato il rischio di un aumento dei prezzi del petrolio, suggerendo di ritardare l’attacco di almeno un mese.
La conversazione ha incluso anche critiche verso l’Europa. “Odio tirare fuori l’Europa dai guai un’altra volta,” avrebbe scritto Vance, trovando il sostegno del segretario alla Difesa Peter Hegseth, che ha definito la situazione “patetica.”
La Reazione di Trump
Interrogato sull’incidente, il presidente Donald Trump ha dichiarato di non essere a conoscenza della vicenda. “Non ne so nulla,” ha detto ai giornalisti nella sala Roosevelt, aggiungendo che The Atlantic è “una rivista che sta chiudendo.” Trump ha comunque elogiato il successo dell’operazione contro gli Houthi, ribadendo la sua fiducia nel consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, nonostante l’errore.
Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha confermato il sostegno di Trump al suo team di sicurezza nazionale. “Come ha detto il presidente Trump, gli attacchi contro gli Houthi sono stati altamente efficaci e di successo,” ha dichiarato Leavitt.
Implicazioni e Preoccupazioni
L’incidente solleva dubbi sulla sicurezza delle comunicazioni interne della Casa Bianca, soprattutto in un contesto di operazioni militari sensibili. La presenza accidentale di un giornalista in una chat segreta evidenzia falle nei protocolli di sicurezza e potrebbe avere ripercussioni sulla fiducia nei confronti dell’amministrazione.
Inoltre, le rivelazioni di Vance sulla discordanza tra l’operazione in Yemen e la strategia diplomatica americana in Europa mettono in luce le difficoltà di bilanciare obiettivi militari e politici. L’episodio potrebbe alimentare ulteriori critiche verso l’approccio dell’amministrazione Trump alla sicurezza nazionale e alla politica estera.
L’errore che ha coinvolto Jeffrey Goldberg in una chat segreta rappresenta un caso emblematico delle sfide legate alla gestione delle comunicazioni riservate in un’epoca di crescente digitalizzazione. Mentre la Casa Bianca cerca di minimizzare l’incidente, le implicazioni per la sicurezza e la diplomazia americana rimangono significative. Questo episodio sottolinea l’importanza di protocolli rigorosi e di una maggiore attenzione nella gestione delle informazioni sensibili, soprattutto in un contesto geopolitico sempre più complesso.