Sono “sette nel mondo i candidati vaccini anti-Covid più avanzati e promettenti, cui si aggiunge lo Sputnik V che però è un po’ indietro. Su questo prodotto sono stati pubblicati solo pochi dati e su un piccolo numero di pazienti: se ci sono effetti collaterali, potrebbero non essere emersi”. A fare il punto con l’Adnkronos Salute è Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. Circa il 33% dei candidati vaccini passa la fase III e arriva sul mercato, “e a questo punto possiamo sperare che più di uno dei 7 candidati più avanzati arriverà alla fine della sperimentazione entro fine anno. Siccome hanno già iniziato a produrre milioni di dosi, se gli studi andranno bene queste saranno presto disponibili. In caso contrario – dice il farmacologo – butteranno tutto. Ma tanto i soldi li hanno messi i governi”.
A far parte del gruppo dei candidati più avanzati e promettenti, secondo il farmacologo, ci sono: il vaccino cinese di CanSino, primo candidato a raggiungere la fase 1 e la fase 2, insieme ai prodotti sviluppati da Sinovac, Sinopharm, AstraZeneca (in collaborazione con Oxford e l’italiana Irbm di Pomezia), dal candidato Usa ’targato’ Moderna/Niaid, quello BionTech/Pfizer e quello australiano di Università di Melbourne/Murdoch Children’s Research Institute. A questo drappello si aggiunge lo Sputnik V russo. Nella corsa al vaccino c’è anche l’Italia, con la sperimentazione del siero Reithera partita allo Spallanzani, e il prodotto Takis/Rottapharm.
Hanno fatto scalpore nelle scorse settimane gli annunci sul vaccino russo, i cui primi dati sono stati pubblicati di recente su ’Lancet’. “Ma si tratta di evidenze ancora iniziali – sottolinea Garattini – che potrebbero non evidenziare degli effetti collaterali che magari si verificano in un caso su mille. Inoltre, a quanto è stato detto, questo vaccino sarà disponibile solo per la Russia”, conclude.
Lieve risalita dei contagi da Covid.Il totale da inizio emergenza sale così a 280.153.In terapia intensiva 143 persone. Nessuna Regione a zero contagi. Ammontano a 9.364.213 il numero complessivo dei tamponi. I decessi salgono a 35.563. Guariti 210.801 da inizio emergenza. E’ quanto emerge dai dati del ministero della Salute, pubblicati sul sito della Protezione Civile.
Il ministero della Salute “ha convenuto sull’utilità di rendere disponibili in farmacia i test sierologici validati dall’Istituto superiore di Sanità e dal Comitato tecnico-scientifico”. E’ quanto si legge in una nota del dicastero, diffusa al termine dell’incontro tenutosi oggi al quale hanno partecipato le rappresentanze del mondo della farmacia e dei farmacisti. “Il ministero della Salute – prosegue la nota – si è impegnato a predisporre un elenco dei test che potranno essere effettuati nelle farmacie, secondo modalità di svolgimento e di trasmissione dei dati da concordare con le autorità sanitarie”.
“La mascherina va vista come il nuovo profilattico: è uno strumento che va utilizzato soprattutto in alcune situazioni”. Sono le parole della professoressa Ilaria Capua a Di Martedì su La7. “Siamo nel mezzo di un’emergenza pandemica, dobbiamo imparare a convivere con questo virus. Abbiamo imparato alcune regole, ora dobbiamo applicarle all’ordinario. Sono molto ottimista per quanto riguarda l’Italia, c’è circolazione virale ma il numero di casi gravi è a livelli bassissimi”, dice il direttore dell’UF One Health Center.
“Le terapie intensive sono a livelli normali, gli italiani hanno capito cosa bisogna fare per evitare il contagio: questa è l’unica mossa vincente per tenere il virus il più lontano possibile da se stessi e dagli altri. Mi auguro che il grosso delle vite perdute ce lo siamo lasciato alle spalle, credo che questa situazione ci obbligherà a cambiare comportamenti. Come fu ai tempi dell’Hiv, trasmissibile per via sessuale e non respiratoria, la pandemia è stata fermata con il cambiamento dei comportamenti”, aggiunge.
“Se guardo altri paesi europei, sono preoccupata per quello che sta succedendo in Spagna. Considerando che gli italiani vivono l’estate con la E maiuscola e considerando che non si può chiedere l’impossibile alle persone, penso che le cose siano andate bene”, afferma. “Bisogna tener presente che questa è un’emergenza che riguarda tutti i paesi: è molto difficile, se non impossibile, bloccare un virus che trova un modo per circolare”.
Nelle ultime settimane hanno fatto notizia iniziative dei cosiddetti ’negazionisti’: “In un momento come questo servono messaggi chiari, purtroppo anche in Italia c’è una polarizzazione e una divisione. Posso capire le resistenze a mettere in atto il lockdown che ha creato danni all’economia. Mi sembra un’altra storia, molto pericolosa, dire che il lockdown non doveva essere attuato”