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GAZA, HAMAS OTTIMISTA SUI NEGOZIATI

C’è un clima di ottimismo nell’ala politica di Hamas riguardo al possibile esito positivo dei negoziati con Israele per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Nonostante il recente stallo segnalato da alcuni mediatori arabi citati dal Wall Street Journal, l’alto funzionario di Hamas Mousa Abu Marzouk ha dichiarato al quotidiano del Qatar al-Araby al-Jadeed che “questa volta ci sono buone possibilità che i negoziati abbiano successo”.

Proseguimento dei Colloqui

Oggi una delegazione di Hamas ha lasciato Il Cairo per Doha, in Qatar, dove domani continueranno i colloqui con i mediatori. Il Times of Israel ha specificato che non è prevista la presenza di una delegazione israeliana a Doha. Un altro funzionario di Hamas, Jihad Taha, ha dichiarato al quotidiano al-Araby al-Jadeed che la delegazione del movimento islamico palestinese ha incontrato mediatori egiziani, qatarioti e turchi al Cairo, con l’intento di “superare gli ostacoli e le condizioni poste di recente dalla parte israeliana con l’obiettivo di continuare l’aggressione contro il nostro popolo”. Taha ha aggiunto che “Hamas sta affrontando positivamente e apertamente tutte le questioni”.

Valutazione delle Proposte

Durante i colloqui al Cairo, è stata valutata la possibilità di posticipare i negoziati su alcuni punti critici a dopo la prima fase del cessate il fuoco. Hamas si è detta d’accordo e la proposta sarà sottoposta alle autorità israeliane. Il tentativo è quello di raggiungere un accordo prima che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump entri in carica il 20 gennaio.

Raid Israeliano su Khan Younis

Un nuovo raid dell’IDF ha colpito Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. I caccia dell’esercito israeliano hanno attaccato all’alba la ‘zona umanitaria’ di al-Mawasi, uccidendo 11 sfollati palestinesi, tra cui tre bambini, che cercavano riparo nelle tende. Lo ha reso noto il quotidiano filo-Hamas ‘Filastin’. Le squadre della protezione civile giunte sul luogo dell’attacco hanno confermato che tra i morti c’erano il direttore della polizia della Striscia di Gaza, il generale Mahmoud Salah, e il suo vice, il generale di brigata Husam Mustafa Shahwan.

Bilancio delle Vittime e Feriti

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono state uccise 28 persone nel territorio palestinese, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 45.581. Il ministero ha inoltre affermato che almeno 108.438 persone sono rimaste ferite in più di 14 mesi di guerra tra Israele e Hamas, scatenata dall’attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.

Reazioni Internazionali e Implicazioni Future

Il leader del partito-milizia sciita libanese Hezbollah, Naim Qassem, ha assicurato che dal 27 novembre, data in cui è entrato in vigore il cessate il fuoco con Israele in Libano, il gruppo “ha ripreso salute” diventando più forte. Qassem ha dichiarato che “la resistenza continua e ha ripreso salute. Ha una fede profondamente radicata” e ha sottolineato che i sostenitori di Hezbollah potranno “diventare più forti in futuro”.

Qassem ha ribadito di essere pronto a lavorare con i partner nel Paese per eleggere un presidente e per “ricostruire ciò che è stato distrutto”, con l’obiettivo di “mettere in moto gli ingranaggi dello Stato secondo le sue leggi, e avviare una serie di riforme”. Ha descritto la resistenza delle milizie a sostegno della Striscia di Gaza come “leggendaria”.

Tentato Suicidio di un Ostaggio Israeliano

Un ostaggio israeliano trattenuto nella Striscia di Gaza dalla Jihad islamica ha cercato di togliersi la vita, come dichiarato in un video su Telegram da Abu Hamza, portavoce del braccio armato della Jihad islamica, le Brigate al-Quds. Un medico della Jihad islamica è intervenuto e ha salvato la vita dell’ostaggio, ma le sue attuali condizioni di salute non sono state specificate. Abu Hamza ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver posto nuove condizioni che ”ritardano e rischiano di far fallire” l’accordo che permetterebbe il rilascio degli ostaggi.

Conclusioni

Mentre i negoziati tra Hamas e Israele continuano a evolversi, c’è speranza che questa volta possano portare a un cessate il fuoco duraturo a Gaza. Tuttavia, la situazione rimane complessa e instabile, con molte questioni critiche ancora da risolvere. La comunità internazionale osserva con attenzione, sperando che possa essere raggiunto un accordo che porti pace e stabilità nella regione.

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Data:

3 Gennaio 2025

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