“L’Italia sta facendo il suo dovere e pretendiamo che l’Europa lo faccia a fianco dell’Italia e non accettiamo improbabili lezioni o minacce come quelle che abbiamo ascoltato nei giorni scorsi. Così il premier, Paolo Gentiloni, intervenendo alla ’Cooperativa Piergiorgio Frassati’, fa riferimento alla questione dei migranti.
“L’Italia è un Paese in questo momento in particolare impegnato a garantire sicurezza e coesione e a cercare di predicare la necessità di non alimentare odi e paure, un Paese impegnato a farsi carico di un peso che dovrebbe essere più condiviso in Europa“, ha proseguito Gentiloni osservando: “Credo che dai nostri vicini e più in generale dai Paesi che con noi condividono il progetto dell’Unione Europea abbiamo il diritto di pretendere solidarietà“.
Le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (ivi incluse le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti) sono risultate 150.000, con una lieve riduzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-1,8%). Le cessazioni nel complesso sono state 2.007.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+11,2%): a crescere sono soprattutto le cessazioni di rapporti a termine (+18,4%) mentre quelle di rapporti a tempo indeterminato sono leggermente in diminuzione (-1,3%). Con riferimento ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il numero complessivo dei licenziamenti risulta pari a 235.000, in riduzione rispetto al dato di gennaio-maggio 2016 (-2,6%); in lieve aumento invece le dimissioni (+1,3%).
Il tasso di licenziamento (calcolato sull’occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti) è risultato per i primi cinque mesi del 2017 pari a 2,2%, esattamente in linea con quello dei corrispondenti periodi del 2016 e del 2015. Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra, per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute a gennaio-maggio 2017, una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro (55,0% contro 57,9% di gennaio-maggio 2016).
Alitalia, “una decina” le proposte: Etihad scopre le carte
Comincia a entrare nel vivo la partita per la vendita di Alitalia. Anche se la strada è ancora lunga, la giornata di oggi ha segnato, infatti, uno snodo cruciale con la chiusura della data room e con l’arrivo di una decina di proposte non vincolanti da parte dei potenziali acquirenti dell’aviolinea. Tante sarebbero le buste, secondo le prime indiscrezioni giunte da fonti vicine all’ operazione, arrivate questa sera alle 18, cioè l’ora x fissata dalla lettera di procedura del 23 giugno scorso, presso lo studio del notaio Nicola Atlante a Roma.
I nomi dei soggetti interessati sono ancora coperti dal riserbo. Come è avvenuto per le manifestazioni di interesse e, successivamente, per l’ammissione alla data room, non c’è stata alcuna comunicazione sull’identità dei soggetti in campo per un vincolo di riservatezza. Unica eccezione, per ora, è Etihad che ha fatto sapere di aver presentato una offerta non vincolante. L’arrivo delle proposte non vincolanti apre ora una nuova e serrata fase della procedura. I tre commissari straordinari di Alitalia Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, cominceranno ad esaminare le proposte arrivate sulla base delle quali dovranno redigere un indirizzo di programma da inviare poi al Mise entro la prossima settimana.
“I commissari straordinari di Alitalia provvederanno, in base all’analisi delle proposte ricevute dai potenziali acquirenti della compagnia, a definire e sottoporre all’approvazione del ministero dello Sviluppo economico l’indirizzo del programma dell’amministrazione straordinaria nonché i contenuti del bando di gara con i termini, le finalità e modalità di svolgimento delle prossime fasi della procedura”, ha annunciato la compagnia in una nota.
Una volta ottenuto il disco verde da parte del dicastero di Via Veneto, la pubblicazione del nuovo bando di gara è previsto per i primi giorni di agosto. Un passaggio, questo, che segnerà l’avvio della fase ’cloù della procedura di vendita con l’apertura della data room, che prevederà un ulteriore e più approfondito esame dei dati, in vista della presentazione delle offerte vincolanti entro ottobre prossimo.
Tra l’altro, in questa fase, potrebbero scendere in campo anche nuovi soggetti. Se Etihad ha scoperto le prime carte, ora i riflettori si puntano tutti sugli altri potenziali acquirenti. Secondo le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane, alla data room sarebbe stato ammesso un numero di soggetti compreso tra 12 e 15. In pista, ci sarebbero, tra gli altri, big del settore come Delta, Lufthansa, British Airways, Ryanair e EasyJet ma anche fondi di private equity, come Indigo Capital e Cerberus.
L’obiettivo dichiarato, in più occasioni, da parte dei commissari è quello della vendita in blocco. Obiettivo riaffermato nei giorni scorsi anche dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, che ha indicato anche la possibilità di un allungamento dei tempi del commissariamento nel caso in cui non dovessero arrivare offerte che mantengano l’integrità della compagnia.