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Germania, esplosioni in due impianti chimici Basf. 1 morto e 7 dispersi

Due esplosioni si sono verificate a Ludwigshafen e a Lampertheim in Germania, presso due impianti dell’industria chimica Basf, distanti l’uno dall’altro una trentina di chilometri.

La prima, al porto fluviale di Ludwigshafen potrebbe essere correlabile a dei lavori di manutenzione delle tubature, utilizzate per il trasbordo di liquidi infiammabili e gas, dalle navi agli stabilimenti di produzione.

A renderlo noto è stata una portavoce dell’azienda.

Non si conosce ancora la composizione chimica delle sostanze disperse in atmosfera, anche se le misurazioni effettuate a Mannheim “non hanno rilevato sostanze nocive nell’aria”, fanno sapere le autorità.

Il bilancio, allo stato provvisorio, è di almeno un morto e sette dispersi.

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La popolazione residente nelle adiacenze delle esplosioni – 21mila abitanti circa – è stata invitata a tenere chiuse le finestre, a spegnere ventilatori e aria condizionata, anche se non sussisterebbero pericoli per la salute.

Secondo alcune informazioni, qualcuno avrebbe comunque accusato sintomi di irritazione alle vie respiratorie.

Le attività industriali negli stabilimenti sono state ovviamente sospese.

La detonazione più significativa, avvenuta intorno alle 11 di stamani, ha visto da subito impegnate diverse squadre di vigili del fuoco che hanno evitato la propagazione delle fiamme.

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L’incidente di Lampertheim, avvenuto poco prima, non avrebbe provocato, stando alle informazioni sinora raccolte, alcuna immissione di agenti chimici pericolosi nell’aria. Nell’impianto che produce additivi per materie plastiche, per cause ancora da chiarire, sarebbe esploso un filtro.

Le autorità tedesche hanno da subito escluso che possa essersi trattato di un duplice attentato.

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Data:

17 Ottobre 2016