In Germania si avvia alla conclusione la prima fase dei negoziati per la formazione di un nuovo governo di Grande Coalizione tra l’Unione (CDU/CSU) e il Partito Socialdemocratico (SPD). I 16 gruppi di lavoro, composti ciascuno da 16 membri, stanno presentando i risultati delle loro deliberazioni, che saranno esaminati nei prossimi giorni. Tuttavia, le divergenze su temi chiave come tasse, politica sociale e immigrazione irregolare continuano a rappresentare ostacoli significativi.
Un Nome per il Futuro Governo
Il candidato cancelliere dell’Unione, Friedrich Merz, ha proposto di abbandonare il termine “GroKo” (Grosse Koalition), utilizzato per definire le precedenti alleanze tra CDU/CSU e SPD. “Non si può più con queste ristrette maggioranze in Parlamento,” ha dichiarato Merz, suggerendo nomi alternativi come “Coalizione di lavoro rosso-nera” o “Coalizione di partenza e rinnovamento.” Il termine GroKo, diventato popolare durante il terzo governo Merkel, è stato persino nominato parola dell’anno nel 2013, ma Merz sembra intenzionato a segnare una rottura con il passato.
Non mancano però critiche e ironie. La leader dei Verdi, Franziska Brantner, ha definito l’alleanza una “KleiKo” (piccola coalizione), mentre il capogruppo della FDP, Christian Duerr, l’ha ribattezzata “SchuKo” (coalizione del debito). Questi commenti riflettono il clima teso e polarizzato che circonda i negoziati.
Le Divergenze: Tasse, Immigrazione e Politica Sociale
Le discussioni tra CDU/CSU e SPD si sono concentrate su temi divisivi. Sul fronte fiscale, l’Unione propone di ridurre l’imposta sul reddito delle società e tagliare la spesa pubblica, mentre i socialdemocratici spingono per nuove entrate, come una tassa sulle transazioni finanziarie o sul patrimonio. Questi conflitti, radicati nelle differenze ideologiche tra i due partiti, rappresentano una sfida storica per le coalizioni di governo.
Anche la politica migratoria è un punto critico. La CDU/CSU insiste sul respingimento alle frontiere, una misura che la SPD rifiuta categoricamente. Christoph de Vries, politico cristianodemocratico, ha avvertito che “sarà molto difficile” raggiungere un accordo se la SPD non modererà la sua posizione. Tuttavia, gli esperti sottolineano che gran parte delle dichiarazioni attuali potrebbe essere strategica, con i negoziatori impegnati a inviare segnali di fermezza alle rispettive basi elettorali.
Un Clima Politico Complesso
Il contesto politico in cui si svolgono i negoziati è tutt’altro che favorevole. Entrambi i partiti hanno subito battute d’arresto elettorali: la CDU/CSU ha ottenuto risultati inferiori alle aspettative, mentre la SPD ha registrato una pesante sconfitta. Inoltre, i toni duri della campagna elettorale hanno lasciato strascichi, con molti membri della base della CDU/CSU che nutrono ostilità verso i socialdemocratici e viceversa. L’atmosfera tra i partiti era decisamente migliore durante le precedenti Grandi Coalizioni guidate da Angela Merkel.
Prospettive e Sfide
Nonostante le difficoltà, la pressione per formare un governo è enorme. Le alternative, come una coalizione rosso-rosso-verde o nero-verde, non avrebbero i numeri necessari, e le alleanze con la sinistra o l’AfD sono escluse. CDU/CSU e SPD sono quindi “condannate alla convivenza,” come osserva Der Spiegel , per evitare un vuoto politico che potrebbe destabilizzare il Paese.
La sessione costituente del nuovo Bundestag, prevista per domani, segnerà un momento cruciale, con l’elezione della presidenza come uno dei punti all’ordine del giorno. Tuttavia, le questioni più complesse, come le finanze e l’immigrazione, saranno probabilmente risolte solo al tavolo dei leader.
La formazione di una nuova Grande Coalizione in Germania rappresenta una sfida politica e ideologica significativa. Mentre CDU/CSU e SPD cercano di superare le loro divergenze, il Paese attende con ansia un governo stabile e funzionale. Il successo dei negoziati dipenderà dalla capacità dei leader di trovare compromessi su temi chiave, garantendo al contempo il sostegno delle rispettive basi elettorali. In un clima di incertezza, la Germania si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia politica.