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GHOST HUNTERS

cms_28013/1.jpgNegli ultimi decenni spopolano video e programmi che hanno come protagonisti i famosi Ghost Hunters, ossia gruppi di pseudo-ricercatori che si prefiggono lo scopo di indagare nell’ambito dei fenomeni cosiddetti “del paranormale”.

Il Ghost Hunting , da cui la figura del Ghost Hunters, è quella branca della ricerca parapsicologica che si occupa di individuare, classificare e comprendere, i fenomeni definiti Paranormali e più nello specifico quelli riconducibili all’azione di presunte entità spiritiche (Ghost per l’appunto, ossia fantasmi, spettri ed affini).

Anche il sottoscritto studia da decenni nell’ambito delle fenomenologie impropriamente dette del paranormale, ed inizialmente anche io mi sono autodefinito un Ghost Hunters, prima di comprendere che sotto questo ruolo si celava spesso un mondo fatto di truffe e business che con la ricerca, o per meglio dire con la mia idea di ricerca, non aveva nulla a che fare.

Oggi mi definisco un ricercatore, un uomo appassionato della tematica che studia, ricerca e scrive non solo per divulgare le esperienze maturate sul campo ma per promuovere un sano e costruttivo dibattito tra noi “ricercatori dell’ignoto” ed i veri scienziati, coloro che dovranno avere sempre l’ultima parola sull’autenticità di un eventuale fenomeno registrato.

Il Ghost Hunting oggi è una moda, gruppi di pseudo-ricercatori nascono come i funghi e si sciolgono altrettanto velocemente, questo perché la maggior parte di loro non sono spinti da una sana curiosità verso i fenomeni paranormali che affermano di voler registrare e provare, no, loro sono spinti quasi sempre dal desiderio di apparire, di diventare famosi, di accumulare followers e diventare una specie di influencers del paranormale.

Sono veramente pochi al giorno d’oggi i ricercatori indipendenti e i team di ricerca che si muovono con onestà intellettuale e spirito critico, tra non poche difficoltà dettate dal pregiudizio che da sempre circonda chi si interessa di simili tematiche.

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D’altronde come si potrebbe contrastare tale pregiudizio se molti falsi ricercatori propongono, sui loro canali YouTube, video palesemente artefatti?

– Semplici ombre spacciate per fantasmi,

– Rumori casuali presentati come possibili interazioni con esseri spiritici,

– Rilevatori di campi elettromagnetici azionati a comando da questi farabutti che pur di creare suspense non esitano a frodare il prossimo

– Falsi medium che affermano di poter comunicare con l’aldilà meglio che con uno smartphone di ultima generazione

In poche parole il mondo del Ghost Hunting è diventato un circo in cui non mancano i pagliacci, anzi, ve ne sono sin troppi ed il risultato è che tale condizione lede anche i pochi ricercatori che tentano di studiare seriamente nell’ambito del paranormale.

Ho personalmente avuto l’onore di pubblicare 13 libri sulla ricerca relativa ai fenomeni paranormali, ed ancora oggi non oso affermare che questi possano esistere, infatti un ricercatore serio dovrebbe anzitutto dimostrare che in un dato luogo, nell’arco temporale in cui si svolge la ricerca, possa manifestarsi un fenomeno che apparentemente violi le leggi della fisica universalmente accettate.

Tale prova, ottenuta con metodica e in ambiente quanto più controllato possibile, dovrebbe poi essere fornita al mondo scientifico che, fatti i dovuti studi, dovrebbe pronunciarsi nel merito.

Un Ghost Hunters, di norma non potrebbe né dovrebbe affermare di essere in grado di indagare con metodica scientifica, al massimo potrebbe affermare di indagare con serietà e razionalità, cosa che molti comunque non fanno.

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A parte gli studi del sottoscritto, gli unici team oggi operanti in Italia, ai quali riconosco serietà e autorevolezza, sono il GHT GHOST HUNTERS TEAM e il GIAP ROMA, probabilmente ne esistono altri ma personalmente tendo a ritenere questi ultimi i più affidabili.

Il GHT è oltretutto impegnato in un format (dal titolo sarcastico “I Nani Con L’Ascia) sul loro canale YouTube nel quale, oltre a dare utili consigli sulla “buona ricerca”, smascherano i video fake pubblicati da pseudo-ricercatori senza scrupoli.

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Occorre precisare che in Italia esiste anche il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) che svolge un importante ruolo di controllo nell’ambito delle affermazioni sul paranormale.

Si tratta di un’organizzazione educativa senza fini di lucro, fondata nel 1989 per promuovere un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito, con l’obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico.

Nel corso degli anni il CICAP è riuscito a smascherare numerosi falsi medium, falsi ricercatori e imbroglioni di ogni sorta capaci di lucrare sfruttando l’ingenuità obla buona fede della gente.

Molti Ghost Hunters hanno stranamente sviluppato un odio verso tale istituzione, risentimento ovviamente legato al fatto di essere consapevoli di avere qualcosa sulla coscienza, magari qualche presunto fenomeno paranormale mostrato come tale ma che nei fatti risulterebbe tutt’altro che anomalo, oppure l’incapacità di riconoscere che dietro molte foto spacciate come prova di una manifestazione spiritica, in realtà si nasconde il fenomeno della pareidolia o semplici difetti fotografici come involontarie doppie esposizioni ed affini.

In sintesi occorrerebbe sapere distinguere i ricercatori veri, quelli che pur non portando avanti una ricerca scientifica si muovono con spirito critico ed onestà intellettuale, dagli esperti del nulla che hanno interesse solo a sfruttare il mondo del paranormale per dare sfogo al loro ego e magari guadagnarci pure qualcosa.

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Data:

25 Ottobre 2022