Palazzi che tremano, strade che oscillano, voragini che si aprono nel terreno, auto che traballano in maniera surreale. Questo è lo scenario trapelato da molti video diffusi in rete di un Giappone che, lunedì mattina, alle ore 8 locali, si è svegliato terrorizzato da un violentissimo terremoto nella regione di Osaka. La scossa, di magnitudo 6.1, ha causato non pochi disagi non solo alla rete stradale, ma anche a quella ferroviaria e soprattutto all’aeroporto del Kansai. Tanti sono stati i treni veloci e i voli cancellati. Nella città di Osaka stessa e nei paesi limitrofi si sono verificati anche tantissimi blackout in più di 100.000 abitazioni, rimaste senza fornitura di acqua e gas, e incendi in alcuni edifici. Anche molti stabilimenti industriali, tra cui quelli legati alla Toyota e alla Panasonic, hanno fermato la loro produzione.
Non si registrano anomalie nelle centrali nucleari della regione, Takahama e Mihama. Per ora il bilancio è di 3 morti, tra cui 2 anziani e una bambina schiacciata da un muro a Takatsuki, e di quasi 200 feriti, di cui alcuni molto gravi, trasportati in vari ospedali del distretto. I soccorsi della croce rossa giapponese si sono subito messi all’opera nelle zone più critiche del distretto di Osaka. Una situazione allarmante per il Giappone, che registra in quella zona la più grande scossa mai avvenuta dal 1923.
Il presidente giapponese Shinzo Abe ha ribadito in un comunicato che sarà immediato l’intervento del governo per evitare ulteriori danni nella zona di Osaka e che la priorità è quella di salvare più vite possibile. Per ora si scongiura l’allerta tsunami, in una regione che annovera anche due vulcani molto pericolosi, che per livello 3 su 5 indicano la necessità di mantenere l’adeguata distanza. Ma rimane comunque alta l’allerta, per un Paese di nuovo vittima di una catastrofe naturale, dopo lo tsunami del marzo del 2011, la calamità naturale più potente che abbia mai colpito il Giappone. Dal 2011, il Giappone non si è mai ripreso del tutto: sono quasi 250.000 le persone che ancora non hanno una nuova casa. Questo rende tutto più critico, con un governo costretto a tutti gli sforzi necessari per rimediare ora anche a questo terremoto che ha colpito Osaka. Intanto, il sindaco del comune di Takatsuki si ritiene responsabile per la morte del bambina di 9 anni schiacciata da un cornicione.
Al paese del Sol Levante è affidato per l’ennesima volta l’arduo compito di risollevarsi dalle sue macerie e di dimostrare al mondo intero la sua ferrea volontà nel ripartire, nonostante quest’ennesima manifestazione di potenza di una natura crudele, che non fa sconti a nessuno.