Re Carlo è stato in Polonia, primo monarca britannico a mettere piede sul sito di Auschwitz, “come uomo e come re” e in un “pellegrinaggio profondamente personale”, per ricordare l’80mo anniversario della liberazione del campo di concentramento Auschwitz-Birkenau.
Dopo aver varcato il cancello del campo sotto la scritta “Arbeit Macht Frei” (Il lavoro rende liberi) e aver visto la collezione di oggetti personali confiscati alle vittime al loro ingresso ad Auschwitz-Birkenau, il re ha deposto una corona di fiori nel luogo noto come Muro della Morte, dove diverse migliaia di persone furono giustiziate sotto il regime nazista. Descritto come un “pellegrinaggio profondamente personale” per il re e una visita “particolarmente toccante”, dopo aver ascoltato le storie dei sopravvissuti ai combattimenti durati molti anni, il viaggio segna la prima volta in cui un monarca britannico visita il sito del campo di concentramento.
“Sento che devo farlo per l’80° anniversario. È molto importante” ha sottolineato Re Carlo. Una fonte vicina al re ha affermato: “Sebbene Sua Maestà abbia trovato molti modi nel corso degli anni per coinvolgere i sopravvissuti all’Olocausto, so che questa visita ad Auschwitz è particolarmente toccante per lui. Non solo per il significato dell’anniversario, ma anche perché è un’opportunità per lui di riflettere sulle tante storie di sofferenza e coraggio che ha sentito da coloro che ne hanno dato testimonianza, proprio dove hanno avuto luogo”.
“Il campo di concentramento ha un profondo impatto sull’anima”
“Come chiunque lo abbia visitato può confermare – ha aggiunto la fonte ripresa dal Telegraph – il campo di concentramento ha un profondo impatto sull’anima, facendo comprendere sia la portata degli orrori sia le lezioni che devono essere apprese per l’eternità. In questo senso, è stato un pellegrinaggio profondamente personale per il re, che ha reso omaggio sia come uomo che come monarca”. Karen Pollock, amministratore delegato dell’Holocaust Educational Trust, ha affermato che la presenza del re avrebbe “elevato” l’evento sulla scena mondiale, rappresentando “un segnale importante per il mondo” della sua importanza. “Sono davvero grata, felice e orgogliosa che il re abbia effettuando questa visita in questo anno così significativo”, ha aggiunto.