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GIOVANI INTERNAUTI INTERNATI

In Cina, 24 milioni di ragazzi sono dipendenti da Internet e altri 18 milioni sono a rischio grave, il tempo di navigazione medio è di 3,7 ore al giorno. Sembrano numeri incredibili, ma veri. lo stato della Cina è all’avanguardia nel trattamento della dipendenza da Internet, ed è stato il primo paese al mondo a classificare questo tipo di dipendenza come un disturbo clinico, pensate che solo nel 2013 questo disturbo è stato aggiunto al DSM (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Il videogioco è diventato una vera e propria mania a livello planetario. La dipendenza da Internet all’interno del contesto culturale cinese è molto diversa da quella degli Stati occidentali. In Cina viene considerata “dipendenza” l’uso di Internet per più di 6 ore al giorno per motivi che non siano di lavoro o studio. Inoltre, non tutti i ragazzi, possiedono un pc, quindi si riuniscono dopo la scuola in giganteschi “cafè” grandi capannoni arredati come Internet point, cosa incredibile, i ragazzi utilizzano dei pannoloni per adulti per i bisogni fisiologici, onde evitare di allontanarsi dallo schermo durante il gioco; questa dipendenza non è molto diversa dalla droga, infatti gli psicologi cinesi l’hanno chiamata eroina elettronica.

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Per risolvere questa dipendenza il governo e le famiglie spediscono i giovani in basi a struttura militare. Tao Ran è uno strizzacervelli in uniforme militare, ha fondato nel 2004 in Cina precisamente a Daxing un centro di riabilitazione Ya Bo Center “Base per lo sviluppo psicologico dell’adolescente”. I pazienti, giovani dai 13 ai 20 anni, vestono in tuta mimetica, corrono ogni mattina all’alzabandiera, fanno esercitazioni fisiche, marciano, sono messi in ramazza, addestrati all’uso di armi finte, (sempre meglio giocare alla guerra con armi finte all’aperto, piuttosto che stare incollati per ore alla console). Il trattamento prevede inoltre anche l’uso di farmaci, sonno e alimentazione sono rigidamente regolati, vi sono sedute con psicologi ed è previsto in queste sedute la presenza dei genitori. Proprio attraverso questa interazione si giunge alla comprensione del problema, lo si analizza, lo si osserva. Alla base del problema c’è quasi sempre la solitudine, dice Ran, genitori troppo impegnati in orari massacranti di lavoro, inoltre con la legge cinese sulla procreazione limitata (oramai abolita), che impediva alle coppie di avere più di un figlio, molti adolescenti si sentivano troppo soli non avendo fratelli o sorelle. Internet è una droga che non si fuma, non si sniffa, ma si guarda. Il tempo di permanenza nel centro varia dai 3 agli 8 mesi e il costo per le famiglie è di 7mila yuan al mese (mille euro, un sacco di soldi in Cina).

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Tao Ran fa capire ai giovani pazienti in che tunnel si sono infilati, la droga si è insinuata nei loro cervelli, diminuendo il volume in diverse aree, danneggiando la comunicazione tra neuroni, infatti è scientificamente provato che c’è una relazione tra il restringimento della massa cerebrale e la durata di qualsiasi dipendenza.

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Il Sundance Film Festival, il più importante e noto Festival del cinema indipendente nel mondo, che si tiene a Park City, nel 2014 ha presentato un film documentario sul campo di riabilitazione Ya Bo Center. Girato da due registi Israeliani e prodotto da Israele e Stati Uniti. Il trailer dura 75 minuti, vi consiglio la visione. La prima immagina è quella di un ragazzo che osserva fuori dalle sbarre di una finestra, i suoi occhi neri profondi, penetrano e trasmettono la solitudine e il dolore e quando qualcuno gli chiede perchè piange e perchè si trova in quel posto lui risponde “ho usato Internet”

Data:

23 Aprile 2016