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NORD COREA – RUSSIA: UNO STORICO INCONTRO

Un faccia a faccia approfondito per lo sviluppo dei nostri legami”. Così ha descritto l’incontro avvenuto a Vladivostok con, avvenimento fondamentale per il percorso di denuclearizzazione che il giovane dittatore asiatico sembrerebbe disponibile ad avviare, dopo aver minacciato il mondo nel recente passato. Il presidente russo ha inoltre affermato che «La cosa più importante è ripristinare la forza del diritto internazionale e tornare a una situazione in cui il diritto internazionale, e non il diritto del più forte, determina le decisioni». Oltre che di denuclearizzazione, si è discussa anche l’eventualità della costruzione di un oleodotto tra i due Paesi. Putin si è mostrato ampiamente disponibile al dialogo con Kim: gli ha stretto la mano al suo arrivo e ha proposto un brindisi “Per rafforzare ulteriormente l’amicizia e la cooperazione tra la Federazione russa e la Repubblica democratica popolare coreana, per il benessere dei nostri Paesi e per la salute del compagno Kim Jong-un e di tutti i presenti».

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Il leader del Cremlino sta infatti cercando di approfittare delle difficoltà degli Stati Uniti nel trovare un accordo con Kim dopo il fallimento del meeting USA-Korea di due mesi fa, in modo da ottenere un vantaggio nelle trattative con il paese del Sud-est asiatico. Tuttavia, Putin ha dichiarato di accogliere positivamente i tentativi di distensione tra Corea del Nord e Stati Uniti. Dal canto suo, Kim Jong-Un ha parlato di “Scambio molto fruttuoso”, affermando di essersi recato in Russia per “discutere il percorso per una soluzione pacifica” alla questione nucleare, ma non solo. Per dimostrare la fiducia riposta nell’interlocutore, ha persino rinunciato alla propria equipe di cuochi, accettando di essere servito da chef russi. Gli analisti vedono il viaggio del leader nordcoreano nell’ottica della trattativa con gli USA, che sono irremovibili sulle sanzioni per i test nucleari. Mostrando di avere altri importanti punti di appoggio, Kim spera di poter allentare la presa americana. Nonostante l’incontro sia durato ben due ore, e per quanto nessuno a parte i traduttori abbia avuto modo di assistervi, si pensa che in realtà questo meeting sia stato più che altro simbolico e, appunto, strategico. La Russia non può permettersi di irritare Cina e Stati Uniti riducendo le sanzioni a Pyongyang: al limite potrebbe intensificare gli aiuti umanitari ed evitare di espellere i circa 8mila nordcoreani che lavorano sul territorio russo.

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Data:

26 Aprile 2019