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L’ennesimo rogo nella capitale

Non c’è pace per Roma, obbligata a trincerarsi dietro l’ennesimo sopruso. Lo scorso 25 aprile, per l’ennesima volta, in via Collatina (periferia est) si è sviluppato un rogo in una delle tante discariche abusive.

Secondo le indagini degli inquirenti, coordinate dal comandante della polizia locale Antonio Di Maggio, l’incendio sarebbe di natura dolosa. Tutto questo avviene in una delle aree molto difficili da controllare. Infatti, a febbraio l’intera zona era stata sequestrata dalla polizia locale, abbattendo 35 baracche e 6 tende.

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La grande difficoltà consisteva nello smaltire questi rifiuti; la stessa Raggi dichiara: “Abbiamo stanziato le risorse e avviato le perizie per una bonifica complessa, che Ama aveva previsto di iniziare tra qualche giorno”.

Al di là dei tanti punti interrogativi, a pagarne le conseguenze sono sicuramente i cittadini, costretti a respirare un odore acre di plastica bruciata. Gli stessi residenti da anni attendono una riqualificazione della zona. Quest’area rientra nel vincolo archeologico e paesaggistico del 1995, formato tra l’altro da svariate zone verdi.

Purtroppo, ad oggi questi parchi sono abbandonati a loro stessi, accumulando una moltitudine di rifiuti. Vari comitati si sono formati per cercare di contrastare questo triste fenomeno. A gran voce, denunciano lo scempio della discarica andata a fuoco, costringendoli a una forte dose di diossina rilasciata nell’atmosfera.

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A quanto pare, l’emergenza rifiuti nella capitale ha raggiunto davvero grosse proporzioni. A sottolinearlo è ancora una volta la stessa sindaca in un’intervista al Messaggero: “Roma è sotto attacco di una criminalità che continua ad agire contro i cittadini”.

Toccherà alla magistratura a far luce sulle reali cause del rogo, augurandoci che la situazione possa migliorare.

Data:

28 Aprile 2019