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SI RIAPRE LA VICENDA DELL’ISTITUTO PROVOLO

Un’altra gravissima vicenda affligge papa Francesco. Questa volta, a finire sotto i riflettori mediatici e giudiziari è l’Istituto Provolo. Si tratta di un’istituzione nata a Verona nei primi del ‘900, con l’intento di curare i bambini sordomuti, finita in questi ultimi anni al centro di uno scandalo senza precedenti, che mina le basi della credibilità dello stesso istituto.

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L’inchiesta condotta dal settimanale L’Espresso, in collaborazione con i giornalisti argentini, ha portato ad una minuziosa analisi sulla piaga della pedofilia nella chiesa argentina e italiana. Già a partire dal 2015, abbiamo assistito a numerosi atti giudiziari circoscritti ai collegi di Mendoza e di La Planta. Nelle diverse ordinanze d’arresto, che vedono coinvolti numerosi sacerdoti, i giudici argentini evidenziano con parole forti la realtà relativa alla vicenda: “I piccoli sordomuti senza famiglia venivano sottoposti a violenze e maltrattamenti, che in nulla si differenziano dalla tortura”.

I vertici dell’istituto, secondo quanto emerso, non hanno fatto nulla per contrastare questo triste fenomeno. Semplicemente, si sono limitati nel traferire i sacerdoti sospetti senza punirli e senza denunciarli alla giustizia, favorendo in questo modo la crescita di un circolo vizioso.

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Non solo in Argentina, ma anche in Italia l’istituto è finito sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti ecclesiastici. Lo scandalo, emerso già nel 2009 con una nuova istruttoria condotta dalla Congregazione per la dottrina della fede, si è concluso con risultati di assoluzione.

Infatti, solo uno su un totale di 26 sacerdoti è stato accusato, senza interpellare decine di vittime che per anni hanno subito abusi. Anche il sacerdote italiano Nicola Corradi, il sacerdote Horacio Corbacho e un terzo uomo che ha lavorato per l’istituto finiranno a processo in Argentina il 5 agosto, con l’accusa di aver abusato di 20 bambini. A dichiararlo è l’avvocato delle vittime, che spera di ottenere giustizia per i suoi assistiti.

La vicenda non si chiude: nuove drastiche verità sono all’orizzonte. Bisogna tuttavia ricordare, per dovere di cronaca, la totale estraneità del Santo Padre, visto che già nel 2017 ha sanzionato e commissariato la congregazione del Provolo.

Data:

20 Giugno 2019