Un destino beffardo sembra accanirsi sugli AC/DC. Dopo il definitivo ritiro di Malcolm Young per demenza senile (N.D.R. Sostituito al basso dal nipote, l’anno scorso) e l’assenza a tempo indeterminato del vocalist Brian Johnson a causa di gravi problemi all’udito, sono in tanti a chiedersi se il crepuscolo sta per calare sulla band che, da oltre quarantani, infiamma le platee hard rockettare.
Se la sostituzione del chitarrista, fratello di Angus Young (leader della band), è passata inosservata, quella del lead vocalist, invece, ha fatto storcere il naso un po’ a tutti. Come già scritto su queste pagine nei giorni scorsi, Young & Co. si sono ritrovati d’avanti al dilemma di chi far salire sul palco, al posto di Johnson, per la tournée 2016.
Dopo una serie di audizioni, è stato scelto Axl Rose, fondatore e cantante dei californiani Guns N’ Roses. All’indomani dell’annuncio, i fan si sono scatenati sul web polemizzando con la scelta del front-man e leader dei Roses (N.D.R. Molte voci danno per imminente la reunion della band). A dire il vero, dopo aver letto il comunicato stampa, ho pensato: Cosa c’è di così scandaloso o degno di polemiche, visto che il timbro di voce di Brian e Axl, in un certo qual modo si equivalgono? Ma molti non hanno mandato giù tale scelta, e settemila fan belgi hanno preteso il rimborso del biglietto, messo a disposizione dalla band stessa: “La band ha preso questa decisione perché ci tiene ai propri fan e si vuole comportare in maniera giusta nei loro riguardi e per questo motivo ha chiesto a tutti i promoter di offrire i rimborsi”. Certo, tutta questa situazione non rende onore a una band che, ancora oggi, fa vibrare quegli animi fatti di Rock puro. E nel frattempo crescevano le attese per i Live 2016. Il debutto ufficiale del tour, con il nuovo cantante, è arrivato qualche giorno fa a Lisbona, divertendo, comunque, quelli che hanno deciso di tenersi il biglietto e provare la novità Axl Rose.
I riff di Angus Young e Cliff Williams (bassista presente dal 1977) sono impeccabili, la batteria di Chris Slade fa tuonare le casse disseminate tutte attorno al palco, ma c’è qualcosa che “salta all’orecchio” di noi addetti ai lavori: chiudendo gli occhi sembra di stare al concerto dei Guns N’ Roses che fanno la Cover degli AC/DC. Axl è visibilmente appesantito dai chili, seduto su di una sedia a rotelle a causa di una gamba fratturata. Il suo timbro di voce è inconfondibile, è quello sentito tante volte, negli ani 80’ e 90’, dal vivo o nei video clip; ma non è Brian Johnson.
Quando nel 1970 Bon Scott scomparve prematuramente, i fan non ci misero molto ad abituarsi agli acuti “striduli” di Johnson; ma nel caso di Axl Rose, sono convinto, pesa molto il fatto di aver dato un grosso contributo alla storia del Rock, componendo e cantando con i Guns N’ Roses. Axl ha ancora molta energia da far uscire dalle sue ugole. Brani storici come Hells Bells, Shoot the Thrill, Back in Black, sono dentro il suo DNA di musicista cresciuto con i Led Zeppelin, Deep Purple, Aerosmith e AC/DC; ma sembra un tantino impacciato; non sarà mica la costrizione della sedia a rotelle? Non resta che attenderlo per le prossime tappe del tour, a gamba guarita, ritto in piedi a zampettare da un lato all’altro del palco come ai “vecchi tempi”, per capire se sarà degno di essere annoverato nell’Album della famiglia Young e negli annali dell’Hard Rock “vero”.