Dopo aver parlato degli Spiriti Guida non potevo esimermi dal trattare il tema degli Angeli.
Queste creature di luce sono presenti in tutte le culture ma la tradizione cristiana è più esplicita a loro riguardo.
Gli Angeli – in particolare quelli che chiamiamo “custodi” o “guardiani” – sono degli esseri a cui Dio affida il compito di affiancare una persona in particolare, dal giorno della sua venuta sulla terra fino alla sua dipartita.
La loro missione è di proteggerci nelle difficoltà e di aiutarci a non trasgredire le leggi universali, il che precluderebbe la nostra evoluzione. Sono inoltre loro che ci scorteranno durante il passaggio da questa vita alle “porte del cielo”.
Sono stati inviati per aiutarci ad esprimere al meglio i nostri talenti, affinché portiamo a compimento la missione che ci è stata affidata su questa terra: ciò facendo raggiungeremo la massima felicità sia in questa vita che in quella a venire.
Sono dei “maestri” di vita spirituale e ci accompagnano giorno dopo giorno nel cammino verso la felicità eterna.
A differenza degli Spiriti Guida, assistono un solo umano per volta e sono sempre al nostro fianco, che li invochiamo o no.
Possiamo dire che il “nostro” Angelo Custode è personale, come lo sono il nostro dna e l’impronta digitale.
Gli Angeli sono degli esseri totalmente spirituali, mai incarnati; sono pura luce. Sono anche l’anello intermedio fra Dio e l’uomo: l’altro loro ruolo è infatti quello di essere messaggeri di Dio per l’umanità. Angelo – in greco ánghelos – significa appunto messaggero.
Proprio per il fatto che sono più vicini alla fonte da cui siamo stati generati e alla quale ritorneremo, la loro frequenza è altissima: questo è il motivo per il quale può risultare più complicato entrare in contatto con loro. Gli Spiriti Guida, invece,
avendo sperimentato l’incarnazione in un corpo materiale, sono più vicini alle frequenze terrestri.
Come dicevo all’inizio, gli Angeli sono SEMPRE presenti al nostro fianco.
Se gli Spiriti Guida ci assistono “quando vengono chiamati”, gli Angeli sono incaricati da Dio di starci vicino in ogni momento. Questo cosa presuppone? Che, a differenza dei primi, essi possono intervenire in ogni momento senza chiederci il permesso.
Gli Angeli non hanno bisogno di essere invocati per essere presenti e attivi: la loro missione nei nostri confronti è assolutamente disgiunta dalla nostra consapevolezza. Tuttavia rispettano il libero arbitrio dell’uomo, quindi possono semplicemente orientare le nostre scelte ma non determinarle.
Diciamo che c’è una fraterna collaborazione tra gli Angeli e gli Spiriti Guida: questi ultimi sono al servizio dei primi per aiutare l’individuo a raggiungere la piena realizzazione della sua missione.
Benché gli Angeli siano creature totalmente spirituali e non siano “sporcate” dalle emozioni terrestri, sono tuttavia degli essere sensibili che provano sentimenti. Di certo non si offendono né si arrabbiano se non presti loro attenzione o ti dimentichi della loro presenza ma, nello stesso tempo, avranno piacere se sarai riconoscente nei loro confronti e ascolterai i loro consigli. Per loro come per tutti, la riconoscenza e la benevolenza hanno un’influenza positiva: sarete sorpresi di vedere quanti più doni vi faranno se vi ricorderete di loro!
Un’altra importante caratteristica degli Angeli è la loro capacità di materializzarsi sotto le più svariate forme. Lo fanno essenzialmente quando stiamo affrontando un momento duro della nostra vita, quando abbiamo subito un lutto e abbiamo bisogno di essere consolati oppure quando necessitiamo di una conferma che ci dia la spinta a proseguire sul cammino intrapreso.
I bambini sono estremamente sensibili alla loro presenza e alle loro manifestazioni: ciò accade perché il loro spirito è puro, limpido, senza troppi schemi mentali che ostruiscono le capacità di chiaroveggenza e chiaroudienza. Per questo Gesù disse che: “Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.” (Mt 18,13).
Più spesso la presenza degli Angeli è percepibile in maniera delicata e discreta: una folata di vento, un bagliore di luce improvviso, un’energia riconfortante e inspiegabile.
Non bisogna temere di “annoiarli” con le nostre continue richieste: sono qui apposta e si aspettano che li coinvolgiamo in tutte le faccende della nostra vita. Anzi, più li invocheremo, più diventeranno per noi “persone concrete”, nel senso che riusciremo a percepire più facilmente la loro presenza e a sentire la loro influenza nella nostra vita.
Quindi invochiamoli, facciamo loro delle domande, dialoghiamo con loro e… ringraziamoli per ciò che fanno per noi. Non c’è nulla come un semplice grazie che spalanchi le porte ai miracoli!
Come stabilire un contatto con gli Angeli?
La prima cosa da fare è “mettere a riposo” la mente: il mentale è spesso un ostacolo alla manifestazione del soprannaturale. Non che il mondo dello spirito sia irrazionale, semplicemente trascende le nostre capacità psichiche e la nostra comprensione. Bisogna che la mente sia a riposo, libera e accogliente a quanto vorrà manifestarsi, senza che in qualche modo poniamo ostacoli con i nostri pregiudizi.
Del resto, è molto probabile che tu abbia già incontrato un angelo, almeno una volta nella vita. Ti è mai capitato di schivare un incidente per un soffio o di aver ascoltato un’intuizione che ti ha evitato qualcosa di doloroso? Beh, questi sono alcuni dei “linguaggi” con cui gli Angeli parlano.
Altre volte possono essere più visibili e manifestarsi come sfere di luce, specialmente in luoghi sacri o in momenti in cui abbiamo più bisogno della loro presenza.
Le piume, bianche o di altri colori, trovate in posti inusuali o mentre si pensa a loro, sono un chiaro biglietto da visita.
Altre volte si manifestano come una brezza leggera (magari in un luogo chiuso e senza correnti d’aria) o come un delicato profumo di fiori.
Spesso li avvertiamo come un moto dolce dell’anima, un senso di pace, di gioia e tranquillità apparentemente senza origine: sono loro, è il loro modo di dirci che sono presenti e che ci amano.
E tu? quali esperienze hai avuto con loro?
Spesso le persone credono che dialogare con gli Angeli – o comunque muoversi nel mondo dello spirito – sia qualcosa di complicato o di riservato ad una élite. Niente di più falso.
Questa assurda convinzione nasce dal fatto che non sono consapevoli di sé, della loro intrinseca grandezza.
L’uomo non ha ancora ben compreso che non è un corpo animato, bensì uno spirito incarnato: quando comprenderà questo, rapportarsi con la dimensione spirituale gli risulterà facile e naturale.
In fondo, tutto nasce da questa semplice e sempiterna domanda: CHI SONO IO?