Mario Draghi. Economista, precedentemente governatore della Banca d’Italia e attuale Presidente della Banca Centrale Europea. Uomo dell’anno 2012 nominato dal Financial Times, principale giornale economico e finanziario inglese insieme al quotidiano The Times, per avere saputo gestire la crisi del debito europeo quando la crisi finanziaria stava per colpire le grandi economie. Al centro dell’attenzione dell’economia mondiale, soprattutto nell’Eurozona, ad oggi è impegnato nel far fronte alla crisi economica Europea e prevenire il suo “peggioramento” ed evitare che colpisca le economie considerate ancora “forti”. Grazie a lui il Quantitative easing, operazione finanziaria con cui la Banca Centrale Europea acquista titoli di stato dei paesi dell’Eurozona per 60 miliardi di euro fino a settembre 2016. In questi giorni ha invitato le Banche Italiane ad attuare una politica di distribuzione dei dividendi considerando i “presupposti conservativi e prudenti al fine di soddisfare i relativi requisiti di capitale”. Invito che le Banche Italiane dovranno accogliere considerando le recenti vicende che hanno visto la perdita di ingenti capitali di risparmiatori italiani. Egli afferma: “Sono necessarie riforme strutturali del sistema economico in sintonia con le dinamiche del mercato su scala internazionale”.
Matteo Salvini, attuale segretario federale della Lega Nord. Subito dopo la vittoria delle primarie del 2013 con cui ottenne l’82 % delle preferenze chiariva la sua posizione e l’impegno politico per l’Italia “A livello internazionale la priorità è sgretolare questo euro e rifondare questa Europa. Sì, quindi, alle alleanze anche con i francesi della Le Pen, gli olandesi di Wilders, gli austriaci di Mölzer, i finlandesi… insomma, con quelli dell’Europa delle patrie.” Il suo consenso popolare aumenta considerevolmente e negli ultimi mesi lo abbiamo visto a fianco di Silvio Berlusconi con il quale ha rafforzato i suoi rapporti di amicizia e “colleganza”.
Silvio Berlusconi, Presidente di Forza Italia, partito politico da lui fondato nel 1993 ed imprenditore. Nonostante la condanna per frode fiscale a seguito del processo Mediaset a cui è seguita la decadenza da senatore, ora il suo ritorno nella scena politica, atteso dalla maggioranza degli italiani. E’ vi sono già le prime preoccupazioni della sinistra per le sue recenti dichiarazioni: “Raddoppierò il mio impegno per l’Italia”. Il Cavalliere, noto nel mondo non solo per le sue capacità politiche, soprattutto in politica estera ma anche per la sua innata e indiscussa capacità imprenditoriale che lo ha reso uno degli uomini più ricchi del mondo, sembra avere in mente non solo rilanciare il centro destra italiano ma anche di voler riaffermare la sua immagine di imprenditore di successo nello scenario economico internazionale con il suo amico di sempre Vladimir Putin, Presidente della Federazione Bielorussa, che si è distinto nel mondo per la fermezza delle decisioni prese e per l’abilità nella politica militare, recentemente riemerse a seguito dello scontro con il suo nemico Recep Tayyip Erdoğan, Presidente della Turchia e nella guerra contro lo Stato Islamico. Silvio Berlusconi, ha il merito, tra i tanti, di aver capito per primo l’importanza di un’alleanza, non solo politica, ma anche economica con un leader come Vladimir Putin.
Un ricordo a Michele Ferrero, imprenditore, deceduto a febbraio di quest’anno all’età di 89 anni. Ha guidato ed ha fatto crescere il Gruppo Ferreo in tutto il mondo, facendo conoscere i prodotti dolciari della tradizione italiana oltre quelli di sua creazione come la Nutella, il Mon Chèri ed il Ferrero Rocher. A lui si devono migliaia di posti di lavoro in un ambiente dinamico ma con i valori della tradizione. A settembre, gli abitanti di Alba (TO) in cui ha sede la Fondazione Ferrero dal 1983 il cui obiettivo è occuparsi degli ex-dipendenti Ferrero e promuovere iniziative culturali e artistiche, gli hanno dedicato una delle principali piazze della città. A “Michele Ferrero, Imprenditore”, precedentemente “Piazza Savona”.
