Governo, ecco la squadra di vice e sottosegretari
Sei viceministri e 39 sottosegretari andranno a completare la squadra del governo Conte. E’ quanto emerge al termine del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi.
“Sei viceministri e 39 sottosegretari. Come sempre abbiamo messo davanti le competenze e le capacità”, ha detto al termine del Cdm il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro.
Ecco la squadra, secondo quanto si legge nella nota di palazzo Chigi:
– Alla presidenza del Consiglio dei ministri: Guido Guidesi, Vincenzo Santangelo, Simone Valente (Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta); Mattia Fantinati (Pa); Stefano Buffagni (Affari regionali e autonomie); Giuseppina Castiello (Sud); Vincenzo Zoccano (Famiglia e disabilità); Luciano Barra Caracciolo (Affari europei); Vito Claudio Crimi (Editoria); Vincenzo Spadafora (Pari opportunità e giovani).
– Agli Esteri: Emanuela Claudia del Re; Manlio Di Stefano; Ricardo Antonio Merlo; Guglielmo Picchi.
– All’Interno: Stefano Candiani; Luigi Gaetti; Nicola Molteni; Carlo Sibilia.
– Alla Giustizia: Vittorio Ferraresi; Jacopo Morrone.
– Alla Difesa: Angelo Tofalo; Raffaele Volpi.
– All’Economia: Massimo Bitonci; Laura Castelli; Massimo Garavaglia; Alessio Mattia Villarosa.
– Allo Sviluppo economico: Andrea Cioffi; Davide Crippa; Dario Galli; Michele Geraci.
– Alle Politiche agricole alimentari e forestali: Franco Manzato; Alessandra Pesce.
– All’Ambiente, tutela del territorio e del mare: Vannia Gava; Salvatore Micillo.
– Alle Infrastrutture e trasporti: Michele Dell’Orco; Edoardo Ri; Armando Siri.
– Al lavoro e le politiche sociali; Claudio Cominardi; Claudio Durigon.
– All’Istruzione, università e ricerca: Lorenzo Fioramonti; Salvatore Giuliano.
– Ai Beni e attività culturali e il turismo: Lucia Borgonzoni; Gianluca Vacca.
– Alla Salute: Armando Bartolazzi; Maurizio Fugatti.
La squadra di viceministri e sottosegretari giurerà a palazzo Chigi domani alle 13. Per quanto riguarda le deleghe, al Cdm di oggi non se ne sarebbe parlato. La questione dovrebbe essere chiusa “entro giovedì”, ha spiegato Fraccaro.
“Avevo promesso che avremmo provveduto nel giro di pochi giorni e abbiamo rispettato l’impegno preso con le Camere” ha detto a proposito dell’avvio dei lavori nelle commissioni parlamentari. “La centralità del Parlamento per noi è fondamentale, ora speriamo che le commissioni possano partire velocemente per affrontare i temi di questo nuovo corso”. Chi guiderà il Copasir? “Non ne abbiamo parlato”, la risposta del ministro al termine del Cdm.
Istat, +147mila occupati nel primo trimestre
Aumentano gli occupati nel primo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017. La dinamica tendenziale mostra, infatti, una crescita di di 147 mila occupati (+0,6% in un anno), circoscritta ai dipendenti a termine (+385 mila) a fronte del calo di quelli a tempo indeterminato e degli indipendenti. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat. Il primo trimestre 2018 si caratterizza per una stazionarietà dell’occupazione rispetto agli ultimi tre mesi del 2017, in un contesto di aumento della disoccupazione e di riduzione dell’inattività.
L’occupazione stimata dalla rilevazione dell’Istat sulle forze di lavoro, pari a 23 milioni 81 mila persone al netto degli effetti stagionali, è sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente (+9 mila); la crescita nel Nord (+0,1%) e nel Mezzogiorno (+0,2%) è compensata dalla diminuzione nel Centro (-0,3%).
Il tasso di occupazione è stabile al 58,2%, a sintesi della crescita per i 15-34enni (+0,3 punti) e i 50-64enni (+0,1 punti) e del calo per i 35-49enni (-0,2 punti). La stabilità congiunturale del numero di occupati è il risultato di un ulteriore incremento dei dipendenti a tempo determinato (+69 mila, 2,4%) a fronte del calo del tempo indeterminato (-23 mila, -0,2%) e degli indipendenti (-37 mila, -0,7%).
Sempre nel primo trimestre dell’anno, il tasso di disoccupazione si attesta invece all’11,1% con una crescita di 0,1 punti rispetto al trimestre precedente e in flessione di 0,5 punti rispetto allo stesso periodo del 2017. I disoccupati sono 2 milioni 893 mila.
Ryanair: “Non ci interessa comprare Alitalia”
“Noi siamo ancora interessati ad Alitalia, ma non vogliamo comprarla: pensiamo piuttosto a collaborare con il nuovo management o con chiunque la gestirà, sul modello di quanto faremo con Air Lingus”. E’ quanto dice all’Adnkronos Kenny Jacobs, Chief Marketing Officer, precisando che “oggi è già una compagnia migliore rispetto a un anno fa”. “Sembra che il nuovo governo voglia mantenere l’Alitalia ’italiana’ e penso che i commissari abbiano fatto un ottimo lavoro, riducendo le perdite” aggiunge.
“A ottobre inizieremo a lavorare con Air Lingus: il risultato è, ad esempio, che i clienti potranno prenotare sul nostro sito un volo tipo Palermo-New York – spiega il Chief Marketing Officer -. Ecco, allo stesso modo potremmo avere una collaborazione del genere, fornendo le nostre rotte a breve raggio verso Roma da dove poi i passeggeri potrebbero fare il lungo raggio con Alitalia, che ha un’offerta molto buona”.
“Saremmo due compagnie totalmente separate ma che offrirebbero ai passeggeri le soluzioni più convenienti. Vediamo cosà deciderà di fare il governo” conclude Jacobs.