Allo stadio “Dall’Ara” di Bologna, nel primo turno della neonata competizione Uefa Nations League, l’Italia pareggia 1-1 contro la Polonia. Un pareggio sostanzialmente giusto che rispecchia l’andamento della gara con l’Italia che non dispiace sotto l’aspetto della determinazione e della voglia di fare gioco, ma paga qualche errore di troppo in fase difensiva e di impostazione soprattutto nel primo tempo. Decisamente meglio nella ripresa grazie anche ai cambi effettuati da Mancini. Si tratta del settimo pareggio assoluto tra le due nazionali e dell’esordio in gare ufficiali per gli azzurri di Roberto Mancini a cui spetta l’arduo compito di ricostruire la nuova nazionale italiana dopo la nefasta esclusione alla fase finale dei recenti mondiali.
La partita – Il C.T. azzurro, Roberto Mancini, con il 4-3-3, manda in campo: Donnarumma; Zappacosta, Bonucci, Chiellini, Biraghi; Gagliardini, Jorginho, Pellegrini (46’, Bonaventura); Bernardeschi, Balotelli (60’, Belotti) e Insigne (70’, Chiesa).
Il C.T. della Polonia, Jerzy Brzęczek, invece,con il 4-4-1-1, schiera: Fabianski; Bereszynski, Glik, Bednarek, Reca; Blaszczykowski (80’, Pietrzak), Krychowiak, Klich (55’, Szymanski), Kurzawa; Zielinski (65’, Linetty) e Lewandowski.
Nel primo tempo parte meglio l’Italia che prova a fare la partita, ma sono gli ospiti a rendersi pericolosi nelle ripartenze. Clamorosa è l’occasione capitata a Zielinski (5’) il cui tiro viene miracolosamente deviato dall’ottimo Donnarumma. Reagisce l’Italia che ci prova con Bernardeschi (19’) e Insigne (23’), ma la sfera termina alta sulla traversa. È ancora Donnarumma, tuttavia, in serata di grazia, a salvare la propria porta deviando il tiro ravvicinato di Krychowiak (26’). La prima vera occasione per gli azzurri se la crea Bernardeschi (36’) che da ottima posizione sfiora il palo alla destra di Fabianski. Sul finire di tempo, però, Zielinski (39’), approfittando di un errore della difesa azzurra, porta in vantaggio la Polonia con un tiro da posizione ravvicinata. Nella ripresa l’Italia spinge con maggiore determinazione e subito Bernardeschi (51’) sfiora il pareggio per gli azzurri. Ci prova anche Chiesa (subentrato nella ripresa), 73’, ma il suo tiro dalla distanza viene parato dal portiere avversario. Il pareggio, tuttavia, giunge qualche minuto più tardi su calcio di rigore (per fallo su Chiesa) trasformato da Jorginho (77’). L’Italia, allora, sulle ali dell’entusiasmo prova a vincere la partita, ma non c’è più tempo.
“È stata la prima partita importante e qualche errore ci può stare – ha dichiarato Mancini ai microfoni di Rai1 – ma poi i ragazzi hanno fatto bene. Abbiamo commesso qualche errore tecnico soprattutto nel primo tempo, quando uscivamo, ma nel secondo tempo abbiamo fatto benissimo senza rischiare nulla contro una squadra più avanti di noi nella preparazione in questo momento”.
In effetti la personalità dell’Italia emersa, soprattutto nella ripresa, fa ben sperare. Un risultato più che positivo anche perché ottenuto da una squadra ancora in fase di costruzione e che ha, evidentemente, ancora ampi margini di miglioramento. L’unico appunto che si potrebbe fare a Mancini (che sta facendo un buon lavoro) è stato l’utilizzo di Balotelli, in non perfette condizioni fisiche, che ha di fatto condizionato in negativo il gioco degli azzurri nel primo tempo.
Al di là del risultato, tuttavia, queste gare serviranno al C.T. azzurro per costruire la nazionale del futuro con l’obiettivo puntato verso gli Europei del 2020.