Lo scorso dieci gennaio, al Beverly Hilton hotel di Los Angeles, sono stati assegnati i Golden Globe che, come ogni anno, hanno assegnato i premi alle migliori serie televisive e movie della stagione. L’ottantesima edizione non si è svolta sotto i migliori auspici, visto il forte nubifragio che si è abbattuto sulla California, ma nonostante ciò l’attesa per i premi, secondi solo agli oscar, l’attesa per gli outfit delle celeb sul red carpet è stata altissima. Dopo lo stop forzato causa pandemia, questa ottantesima edizione è ritornata alle celebrazioni in grande stile, dove, per la felicità di tutte le fashioniste, il red carpet (che in verità era grigio) è tornato a ruggire e dove le celeb, tra top e flop, si sono allineate sfoggiando outfit da sogno con grandi volumi, volant, ruches, sparkling e poco total black che hanno riportato alla mente lo stile hollywoodiano degli anni ’90.
Il globo d’oro come miglior outfit va di diritto a Jessica Chastain in Oscar de la Renta. L’abito in chiffon color nude a cui è stata sovrapposta una “ragnatela” di micro cristalli ha un fitting pazzesco che ha ricreato alla perfezione l’effetto clessidra. Difatti, rispetto agli abiti prestati alle celeb per i red carpet e non riadattati sulla loro silhouette, questo della Chastain è stato modificato dalle sarte addosso all’attrice sino a pochi minuti prima che calcasse il red carpet. L’acconciatura raccolta che lascia in primo piano l’abito e il make up minimal sono perfetti, l’unica pecca sono stati i sandali con plateau (sarebbe stato meglio un sandalo gioiello con tacco a stiletto senza plateau) e la rete di cristalli silver (per l’attrice, una spring warm, con sottotono caldo sarebbe stato meglio scegliere l’oro o il bronzo come la nuance calda del nude dello chiffon).
Il globo d’oro come peggior outfit va di diritto alla top model, Heidi Klum che non volendo rinunciare a nulla ha portato sul red carpet tutto quello che si poteva portare: trasparenze, piume, sparkling, cut-out, orlo troppo corto. L’abito non è adatto per una serata di gala, riuscendo nell’arduo intento di infrangere tutte le regole del dress code che richiederebbe un abito lungo, un beauty non troppo carico (la Klum opta per uno smokey eyes marcato e un uso smodato di autoabbronzante), un’acconciatura raccolta (la top model sceglie un’acconciatura sciolta e cotonata che sono la ciliegina sulla torta in un outfit già troppo ricco). L’unica magra consolazione è l’aver seguito la palette summer (anche se, a voler essere pignole, lei appartiene al sottogruppo soft e il silver è un tantino sovrastante) e il sandalo senza plateau.
L’attrice Margot Robbie, dopo una pausa con Bottega Veneta, ritorna a sfoggiare sul red carpet un abito della maison Chanel che non le rende giustizia sia per la nuance troppo soft e fredda non adatta ad una spring light, sia per lo scollo che non verticalizza il busto, sia per l’acconciatura che non sembra un’acconciatura.
Un abito simile a quello della Chastain l’ha indossato Salma Hayek che essendo una winter deep è in perfetta palette con i micro cristalli silver dell’abito della maison Gucci custom. L’ampio scollo a cuore e il disegno dei cristalli hanno il pregio di verticalizzare la silhouette ed accentuare il suo punto vita, peccato per la scelta di indossare degli orecchini in un outfit già così d’impatto, per la scelta di un’acconciatura troppo elaborata, per quelle spalline nere (funzionali per sorreggere le maniche) che sono un pugno nell’occhio che interrompono la continuità cromatica dell’abito, sarebbero state perfette ton sur ton.
Il globo d’oro per l’abito più scenografico va di diritto a Lily James in Versace che si presenta su un red carpet, fortunatamente grey, con un abito rosso fuoco, con un bustino che valorizza il suo decolté, con dei tagli cut-out che evidenziano il suo punto vita, con un orlo perfetto. Le note stonate dell’outfit sono il mood un tantino old style, l’acconciatura sciolta, la scelta di indossare una collana, la nuance calda del rosso che penalizza una winter dal sottotono freddo.
Anche Julia Garner, come Salma Hayek, ha indossato un abito che ha ricordato il mood della Chastain per chiffon e cristalli. Al contrario delle prime il colore dello chiffon non è nude, ma di una nuance di rosa perfetto per lei, perfetto il bustino a conchiglia che valorizza il suo decoltè, perfette le spalline sottili in micro cristalli che riprendono quelli dell’abito che verticalizzano la silhouette. Le ruches sul fondo sono il tocco glam, ma che non rendono eccessivo l’outfit come, perfetto l’orlo (cosa non scontata da vedere in abiti con ruches sul fondo).
E’ caratterizzato da linee essenziali, minimal che strizzano l’occhio al contemporaneo l’outfit di Anya Taylor-Joy della maison Dior. Le linee pulite sono perfette per la sua body shape rettangolo e per i suoi lineamenti marcati che denotano forza e carattere. L’orlo è perfetto (questo red carpet mi ha fatto commuovere per la quantità di orli che hanno raggiunto la perfezione), il colore è in palette, ma non la nuance che risulta un tantino troppo brillante e sovrastante per lei. La scelta di lasciare sciolti i suoi lunghi, forse un po’ troppo, capelli e lo sfoggio di artigli al posto di una nail art più chic lasciano il segno, ma non in meglio.
Il globo d’oro per l’abito meringa va di diritto a Michelle Williams con la sua moltitudine di ruches profilate in argento dal colore indefinito. L’abito monospalla, asimmetrico e strascico della maison Gucci non rende giustizia alla sua silhouette, mentre l’acconciatura e i sandali con plateau, neppure minimal, non fanno altro che peggiorare un’outfit incomprensibile, sia per fitting che per colore.
Dopo averla vista in tanti outfit total black, che omaggiavano il personaggio che la resa celebre, Mercoledì Addams, l’attrice Jenna Ortega volendo cambiar strada cromatica cade sulla buccia di banana della nuance. L’abito della maison Gucci è perfetto per lei: dai tagli cut-out sul punto vita, dal plissé che ha preso il posto dei volant, onnipresenti su questo red carpet, dallo scollo profondo che verticalizza il busto, dalle maniche a mantella. Peccato per la nuance calda che fa perdere intensità ad una bellissima winter come la Ortega, per l’orlo troppo lungo, per le asimmetrie sul fondo che accorciano ulteriormente una silhouette che non spicca per altezza.
Normalmente la maison Valentino è sempre una garanzia sui red carpet, ma ahimè ai golden globe 2023 abbiamo avuto l’eccezione. La parte superiore dell’abito in velluto indossato da Selena Gomez è un disastro, non valorizza il suo decolté, anzi e le maniche a palloncino in taffettà creano volume e portano l’attenzione proprio dove non serve. L’acconciatura sembra un’opera incompiuta o di chi non sa scegliere tra raccolto e capelli sciolti. L’unica consolazione è il color melanzana, perfetto per nuance ed intensità su una winter deep come la Gomez.