Traduci

Gualtieri:”Crisi devastante, non c’è tempo da perdere”(Altre News)

Gualtieri:”Crisi devastante, non c’è tempo da perdere”

“L’epidemia causata dal nuovo Coronavirus (COVID-19) ha cambiato in modo repentino e drammatico la vita degli italiani e le prospettive economiche del Paese”. Lo scrive il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nelle premessa della bozza del Piano nazionale di Riforma.

“È assolutamente necessario evitare che la crisi pandemica, inserendosi su un contesto di scarso dinamismo economico del Paese, nonché di complessi cambiamenti geopolitici a livello mondiale, sia seguita da una fase di depressione economica. Non vi è tempo da perdere, e le notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo devono essere utilizzate al meglio”, sottolinea il ministro dell’Economia.

“Nelle ultime settimane le misure di controllo dell’epidemia hanno prodotto una significativa riduzione del numero di nuovi contagi e di ricoveri in terapia intensiva. Sebbene il tributo pagato giornalmente in termini di vite umane resti rilevante e doloroso, dai primi di maggio è stato possibile dare il via ad una graduale riapertura delle attività produttive e in giugno anche la libertà di movimento dei cittadini fra Regioni è stata ripristinata”.

“Durante la fase più acuta della crisi, il Governo è intervenuto con misure di grande ampiezza e portata economico-finanziaria onde contrastare i devastanti effetti economici dell’epidemia COVID-19 e limitare al massimo i danni per il tessuto sociale ed economico. Di particolare rilevanza sono stati gli interventi a favore di lavoratori, famiglie, imprese e settori più impattati, nonché di rafforzamento del Sistema Sanitario nazionale e della protezione civile, attuati tramite i decreti Cura Italia, Liquidità e Rilancio”.

“È assolutamente necessario evitare che la crisi pandemica, inserendosi su un contesto di scarso dinamismo economico del Paese, nonché di complessi cambiamenti geopolitici a livello mondiale, sia seguita da una fase di depressione economica. Non vi è tempo da perdere, e le notevoli risorse che l’Unione Europea ha messo in campo devono essere utilizzate al meglio”.

Calenda a Zingaretti: “Dicevi ’mai con M5S’, rifletti su serietà e verità”

“Zingaretti vai a rivederti i tuoi video ’mai con i 5S, se cade il Governo ci sono solo le elezioni’ e rifletti su serietà e verità. Pensaci mentre esterni al ’grande punto di riferimento dei riformisti’ il tuo disappunto sulla performance del governo che hai voluto”. Lo scrive su Twitter Carlo Calenda. Da parte sua, Matteo Orfini, sempre su Twitter, risponde a Zingaretti sullo sbarco dei migranti, in cui il segretario Pd diceva tra l’altro che “i problemi si risolvono non si cavalcano: in questo caso – afferma – il problema l’ha creato il nostro governo con un decreto di chiusura dei porti. Vogliamo risolverlo? Ritiriamolo e abroghiamo i decreti sicurezza”.

Salvini: “Via libera a Ocean Viking, che schifo”

“Minacciano il suicidio… e il governo apre subito le porte ai 180 clandestini dalla Ong norvegese. Saranno ospitati sulla confortevole nave Moby Zaza a spese degli italiani e poi sbarcati”. Lo scrive su Facebook, Matteo Salvini, parlando della vicenda della Ocean Viking, con a bordo 180 migranti cui è stato dato il permesso per sbarcare a Porto Empedocle, dopo giorni in mare. Lunedì mattina dovrebbero arrivare nel porto di Agrigento. “Siamo arrivati ai ricatti? Trafficanti di schiavi e mangioni dell’accoglienza gioiscono, tornano i bei tempi! Che schifo”, scrive il leader della Lega. “Credo che nelle 7 regioni al voto in settembre gli italiani daranno il giusto ’ringraziamento’ a Pd e 5 Stelle, oltre che incapaci mai visti mettono a rischio ogni giorno di più la sicurezza e la salute degli italiani.

“Altri 180 da far sbarcare (e mantenere) a carico degli Italiani. Ma i soldi per aiutare tutti i disabili non ci sono… governo vergognoso. #portichiusi” conclude.

Meloni: “Documento del premier è vaghissimo”

Il documento del premier Conte sugli Stati generali è “vaghissimo”. Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni in una intervista al Corsera. “Non è un documento”, sottolinea. “Lo chiamerei piuttosto una tavola sinottica, una roba dove ci sono i titoli delle cose da fare. Punto”. Insomma “una roba vaghissima. Per esempio: c’è il titolo ’Futuro delle imprese’. Ma, sotto, lo svolgimento si riduce a una parola sola: ’Aggregazioni’. Boh, che vorrà dire?”.

Meloni si dice poi convinta di non temere l’ipotesi di un accordo tra Silvio Berlusconi e il premier. “Conte può strizzare tutti gli occhi che vuole, ma noi del centrodestra non ci caschiamo, la piazza unita di oggi ne è la dimostrazione”. “Un governo giallo, rosso e blu? E perché mai? Io mi fido del presidente della Repubblica, che ha sempre detto che l’unica alternativa a questo governo è il voto. Un governo di irresponsabili, vogliamo dirlo? Con l’Italia che rischia un’ecatombe occupazionale mentre loro sfornano un decreto dopo l’altro. Decreto Dignità, Rilancio, Semplificazioni, Cura Italia: tanti nomi diversi come i sette nani. Parole, propaganda e però niente fatti. Intanto, c’è gente che da marzo ancora non ha preso i soldi della cassa integrazione. Altro che storie, la verità è che hanno provato a comprarci”.

“Avrebbero voluto – sottolinea Meloni – che ci sedessimo anche noi intorno alla mangiatoia del decreto rilancio: 11 milioni di euro per l’Expo di Dubai, 10 milioni alla Motorizzazione civile, 120 per il bonus monopattino e un finanziamento pure per la fondazione di Franceschini… Ma noi non siamo in vendita”.

Quanto alla manifestazione del centrodestra unito Meloni sottolinea: “È stata una manifestazione responsabile: gente seduta, distanziata, con le mascherine. Una piazza a numero chiuso, con gli inviti contingentati per il rischio contagio. Ma il rischio contagio evidentemente c’è solo quando si fa una manifestazione contro il governo, non quando vanno in piazza i centri sociali, le sardine…”.

“Ma avete sentito cosa gridava la piazza? Gridava E-le-zio-ni. Perché noi vogliamo votare anche per le elezioni politiche, non solo per le Regioni e il referendum. Vogliamo l’election day! Noi a settembre vinceremo le regionali, ma se questi signori resteranno ancora incollati alle poltrone, allora sì che a ottobre torneremo in piazza. Ma non sarà più una piazza contingentata. Quel giorno saremo 2 milioni”.

Nemmeno la data dell’incontro a Palazzo Chigi è stata fissata. “Forse – spiega Meloni – perché il premier ci avrebbe voluto incontrare separatamente, noi, la Lega, Forza Italia, magari con l’idea di spaccare il centrodestra, ma subito gli abbiamo detto che noi all’incontro andremo compatti e tutti insieme. Così, stiamo ancora aspettando”.

Autore:

Data:

6 Luglio 2020