Traduci

Gualtieri:E’ presto per valutare impatto economico(Altre News)

Virus, Gualtieri: “Presto per valutare impatto economico”

cms_15983/gualtieri_ftg.jpg

“È presto” per dire quale sarà l’impatto economico del coronavirus. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri alla trasmissione ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4. “Seguiamo con molta attenzione questo aspetto, abbiamo un servizio sanitario di avanguardia del quale sono orgoglioso” ha detto, spiegando che dal punto di vista economico la Sars ebbe un impatto di “qualche decimale sulla crescita mondiale, poi riassorbito”.

“Mi concentrerò sull’Irpef, non c’è un progetto di intervento sull’Iva” ha detto poi il ministro, parlando di fisco. E ha aggiunto: “Vorremmo realizzare una riforma per ridurre la pressione fiscale e per semplificare” e “potremo farlo tanto più con l’azione di contrasto all’evasione”.

Pensioni, “governo apre ad assegno garanzia giovani”

cms_15983/centro_impiego_lavoro_fg_3-5-1035960057_3-5-1748398048_3-5-2284450077.jpg

Il governo apre all’ipotesi di costruire una pensione contributiva di garanzia per i giovani con carriere discontinue e precarie avanzata dai sindacati. L’annuncio arriva da Cgil, Cisl e Uil al termine del primo round tecnico al ministero del Lavoro in vista di una più generale riforma delle pensioni. Un risultato politico importante, commentano all’unisono. “Il governo ha riconosciuto la richiesta unitaria circa la necessità di una pensione contributiva di garanzia” dice il segretario generale aggiunto Cisl, Luigi Sbarra.

Soddisfatta anche la Uil: “E’ importante che il governo condivida la nostra richiesta che fino ad oggi non aveva mai avuto una risposta ufficiale” spiega il segretario generale aggiunto, Pierpaolo Bombardieri. C’è “apprezzamento” anche da parte Cgil: “Siamo soddisfatti del fatto che il governo non si sa presentato con un testo ’prendere o lasciare’ – dice il segretario Roberto Ghiselli – ma si sia impegnato a valutare le nostre idee e sia disponibile al confronto”.

Fisco, 800 sconti e agevolazioni

cms_15983/fisco_euro_calcolatrice_Fg_3-5-164315992_3-5-1333402643_3-5-1348775888_3-5-1587836923_3-5-1646611823.jpg

Valgono oltre 313 miliardi di euro e sono quasi 800, in Italia, le agevolazioni fiscali per imprese e famiglie, una realtà cresciuta sistematicamente negli ultimi 10 anni: nel 2011 si attestavano a 250 miliardi ed erano 720. E’ quanto emerge da un’analisi del centro studi di Unimpresa. Una situazione che pone il Paese in cima alla classifica di quelli che in Europa e nel mondo fanno maggior ricorso, in rapporto al prodotto interno lordo, alle “eccezioni” in campo tributario: l’Italia (8% del Pil) è seconda dietro l’Australia (8,2%) e precede gli Stati Uniti (7,6%), la Gran Bretagna (5,9%), la Spagna (3,8%), la Francia (2,2%) e la Germania (0,8%).

In Italia, primo Paese europeo nell’utilizzo delle eccezioni fiscali, tra il 2011 e il 2019 si è registrata una variazione in positivo, in termini percentuali, dell’11% per quanto riguarda il numero delle voci che compongono la complessa mappa di sconti tributari, salita di oltre il 23% in termini di valore. Secondo l’associazione si tratta di una tendenza in netto contrasto con i molteplici progetti di revisione delle cosiddette “tax expenditure” varati o solo annunciati, a più riprese, da quasi tutti i governi negli ultimi anni.

’’Si parla da anni di interventi di razionalizzazione delle agevolazioni fiscali. Riteniamo giusto mettere mano al sistema degli sconti tributari, ma solo se la riforma è finalizzata a semplificare il quadro normativo e applicativo. Pertanto, serve attenzione: non bisogna penalizzare pmi e famiglie con redditi bassi’’, osserva il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. ’’Quello che sta invece emergendo nel dibattito degli ultimi giorni, purtroppo, è un taglio lineare delle tax expenditure che pare volto a risparmiare per mere esigenze di finanza pubblica. Questa soluzione è da scartare perché si tratterebbe di una stangata soprattutto per le famiglie con potere d’acquisto ridotto’’.

Autore:

Data:

4 Febbraio 2020