“La velocità di espansione dei nuovi casi di Covid-19 è in lieve diminuzione in Italia. Ora bisogna resistere. Per quanto? Dipende dalla settimana entrante”. Lo ha affermato Ranieri Guerra, assistant director general dell’Oms, ospite di ’Mezz’ora in Più’ su RaiTre. Secondo Guerra, “c’è un problema di preparazione di fondo di tutti i Paesi. Prepararsi per un virus sconosciuto come Covid-19 non è facile. Nella fase acuta il Governo ha risposto con coerenza. I cittadini sono stati sorprendenti”.
Sono almeno 339.000 le persone che nel mondo hanno contratto il nuovo coronavirus. E sono più di 14.700 le persone che sono morte dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Lo riporta la Cnn, che cita dati della Johns Hopkins University.
La Cina segnala 39 nuovi casi ’importati’ di coronavirus, ma nessuno di trasmissione locale della Covid-19. Nella provincia di Hubei altre nove persone sono morte ieri a causa della pandemia, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale. Nel gigante asiatico, riportano i media ufficiali, sono in totale 353 i casi ’di ritorno’. Dieci degli ultimi 39 vengono segnalati a Pechino e altrettanti a Shanghai. Ieri, ha confermato stamani la Commissione sanitaria nazionale, altre 459 persone sono state dimesse dagli ospedali per un totale di 72.703 dall’inizio dell’emergenza. Nel Paese sono 81.093 i casi confermati di Covid-19 e sono 3.270 le persone morte a causa della diffusione del coronavirus.
Buone notizie arrivano dalla Corea del Sud. Il Paese registra il numero più basso di nuovi casi di coronavirus da fine febbraio. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), sono 64 i nuovi casi di infezione e in totale sono 8.961 le persone che nel Paese si sono ammalate a causa della diffusione della Covid-19. Ieri in Corea del Sud sono morte altre sette persone che erano risultate positive ai test e, riporta l’agenzia Yonhap, il bilancio complessivo delle vittime sale così a 111. Stando ai Kcdc, la maggior parte delle vittime sono anziani con patologie pregresse.
Cinque persone sono morte ieri in Giappone a causa della pandemia. La Cnn sottolinea come si tratti del bilancio più grave per il Paese dall’inizio dell’emergenza. In totale, hanno confermato le autorità sanitarie, sono 49 le persone morte in Giappone con la Covid-19, compresi otto passeggeri della nave da crociera Diamond Princess che era stata lasciata in quarantena nel porto di Yokohama. Sempre ieri nel Paese si sono registrati 42 nuovi casi di coronavirus e, segnala ancora la Cnn, il dato complessivo è così salito a 1.801 casi di infezione, compresi 712 passeggeri della Diamond Princess. Oggi il premier giapponese Shinzo Abe ha per la prima volta aperto alla possibilità di rinviare le Olimpiadi di Tokyo in programma dal 24 luglio.
In Usa sono almeno 413 le persone morte a causa della diffusione del coronavirus. Lo riporta la Cnn, che – sulla base dei dati provenienti dai singoli stati e dalle agenzie federali – parla di almeno 34.276 casi di Covid-19 negli Stati Uniti. Il primo caso, ricorda, è stato segnalato il 21 gennaio: era un uomo dello stato di Washington rientrato dalla Cina. Da allora il bilancio più grave arriva da New York, con 114 morti. Poi ci sono lo stato di Washington, con 95 vittime, e la California con 32.
Sono 5476 i mortidi ieri in Italia nella crisi coronavirus. Rispetto a Sabato, sono stati registrati altri 651 decessi. Sono i dati diffusi da Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione civile. Le persone guarite sono 7024 (952 in più), il totale dei casi attualmente positivi è 46638, con un incremento di 3957. In isolamento domiciliare 23.783 persone, 19846 sono ricoverate e 3009 (6%) sono in terapia intensiva.
“I numeri di ieri sono in controtendenza rispetto a quelli di Sabato, ci auguriamo tutti che questi numeri possano essere confermati nei prossimi giorni. Non bisogna abbassare la guardia”, le parole di Borrelli relative all’emergenza. “Abbiamo registrato 12 colleghi positivi al coronavirus nel nostro dipartimento, abbiamo sanificato gli ambienti e abbiamo adottato le misure necessarie per il personale. I colleghi continuano a lavorare dalle loro abitazioni perché non hanno particolari criticità. Questa struttura continuerà a garantire tutto il supporto e il coordinamento necessario alla gestione dell’emergenza. E’ il nostro lavoro e ne andiamo fieri”.