Durante la cerimonia di celebrazione dei 120 anni della Sinagoga al Tempio Maggiore di Roma, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni ha tenuto un discorso significativo, sottolineando il valore della convivenza pacifica e il rispetto delle leggi. Di Segni ha evocato il termine ebraico biblico “hamàs”, che significa violenza, per riflettere sulla necessità di costruire una società migliore
Celebrazione dei 120 Anni della Sinagoga
Di Segni ha ricordato che la prima volta che il numero 120 appare nella Bibbia è nel sesto capitolo della Genesi, dove si annuncia una proroga di 120 anni all’umanità per ravvedersi. Ha sottolineato che coloro che edificarono il Tempio non ebbero una proroga così lunga, ma la comunità ha resistito e prosperato nonostante le tragedie.
Gioie e Dolori della Comunità
Il Rabbino ha parlato delle gioie collettive come la liberazione, la Costituzione repubblicana, la nascita dello Stato d’Israele e le visite di tre pontefici. Ha anche menzionato le gioie personali delle famiglie che festeggiano matrimoni e anniversari. Ha evidenziato che la dinamica della vita è fatta di gioie e dolori, e che la comunità deve resistere, sperare e costruire.
Monito Contro la Violenza
Di Segni ha citato la Bibbia, che dice che la terra si era riempita di violenza (hamàs), per sottolineare l’importanza della convivenza pacifica e del rispetto delle leggi. Ha affermato che la sopravvivenza della società dipende dalla costruzione di un mondo migliore insieme.
Valori Fondanti e Costituzione
Il Rabbino ha ribadito l’importanza dei valori stabiliti dalla Costituzione italiana, scritta dopo la fine della barbarie nazifascista, e ha ricordato che porta la firma di un ebreo, Umberto Terracini. Ha espresso fiducia nel Presidente Mattarella come garante della stabilità del Paese.
Significato del Tempio
Di Segni ha concluso il suo discorso ricordando che ogni sinagoga è un piccolo santuario che porta il sacro in mezzo alla comunità e riconosce l’immagine divina in ogni essere umano. Ha sottolineato l’importanza di innalzare l’umanità e dare dignità a tutti, specialmente in momenti difficili.
