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HARRIS-TRUMP – Diminuisce distanza nei sondaggi a tre settimane dal voto

A tre settimane dall’election day, diminuisce il vantaggio di Kamala Harris su Donald Trump a livello nazionale secondo quanto emerge da due nuovi sondaggi.

Nel primo rilevamento, condotto da ABC News-Ipsos poll, il 50% dei probabili elettori afferma che voterà per la democratica e il 48% per il repubblicano. Il mese scorso lo stesso poll dava invece alla vice presidente un vantaggio di 5 punti, il 51% al 46%.

Se si passa invece agli elettori effettivi, cioè quelli già registrati per il voto, il vantaggio di Harris, che un mese fa era sempre di 5 punti anche tra questo gruppo di elettori, è azzerato, con i due candidati che sono in parità, al 48%.

Il secondo sondaggio registra una diminuzione meno drastica del vantaggio di Harris: secondo CBS News-YouGov, la democratica ora ha tre punti di vantaggio su Trump, con il 51% contro il 48%, con una flessione minima rispetto ai 4 punti di un mese fa. E sarebbe in vantaggio, con il 51% contro il 49%, anche nei 7 stati chiave.

Nel dettaglio, i sondaggi mostrano come uno dei principali punti di forza di Trump sia la politica del pugno di ferro sui migranti, con 10 punti di vantaggio su Harris per la gestione del dossier. Il rilevamento Abcnews-Ispsos, mostra come il 56% degli americani sia favorevole a deportare tutti i migranti senza documenti, come Trump promette di fare. Si tratta di un 20% in più rispetto a otto anni fa, ai tempi della prima campagna di Trump già impostata alla violenta retorica anti-immigrati.

Anche sul fronte dell’economia Trump è molto più forte di Harris: secondo il poll ABC News, tra il 59% degli americani convinti che l’economia stia peggiorando, il 74% ritiene che la ricetta di Trump sia migliore mentre appena il 21% si fida di Harris.

Infine c’e’ la questione del voto delle minoranze, tra le quale Harris sembra raccogliere un sostegno inferiore di quello di Joe Biden nel 2020. Un recente sondaggio A New York Times-Siena College, mostra che il 57% degli elettori ispanici intende votare per la democratica contro il 37% orientato verso Trump. Uno scarto consistente ma che potrebbe non essere sufficiente, perché quattro anni fa Biden vinse anche grazie al sostegno del 62% dell’elettorato ispanico. Stesso discorso per il voto afroamericano, che pur rimanendo massicciamente in favore dei dem, registra un certo miglioramento delle posizioni di Trump che ora tra gli elettori afroamericani ha il 15%, sei punti in più rispetto al 2020.

Stati chiave, Trump in vantaggio tra elettori cattolici

Nel duello all’ultimo voto negli stati chiave, che decideranno le sorti delle presidenziali del 5 novembre, Trump può intanto contare sul sostegno degli elettori cattolici, in particolare quelli bianchi. Secondo un sondaggio del National Catholic Reporter, l’ex presidente ha infatti il 50% dei voti tra gli elettori cattolici di questi sette stati, contro il 45% di Harris. Un vantaggio di 5 punti, che diventa ancora più consistente in Wisconsin, 18 punti, e in Michigan, 12 punti.

A determinare questo vantaggio è principalmente il sostegno dato a Trump dagli elettori cattolici bianchi di questi sette stati, tra i quali il tycoon è avanti di 16 punti. Mentre tra le forti comunità cattoliche ispaniche, il cui voto ha un peso in stati chiave come Nevada e Arizona, è la Harris ad essere in testa, con il 67%. Come è in vantaggio tra gli afroamericani cattolici, con il 77%.

Con la questione dell’aborto che è centrale, con il 51% degli elettori cattolici degli stati chiave che si dichiarano ‘per la vita’ e il 45% che appoggia la posizione di Trump, che sostiene di non appoggiare leggi anti-aborto a livello nazionale, sostenendo che devono essere gli stati a decidere, come sta succedendo da quando è stato abolito dalla Corte Suprema il diritto costituzionale all’aborto. Il sondaggio, comunque, registra che il 58% dei cattolici degli stati chiave ritiene che l’interruzione di gravidanza debba rimanere legale. Nel 2020 il voto cattolico si è diviso tra Trump e Joe Biden, che è il secondo presidente cattolico della storia americana.

Cala numero dem che si registrano al voto

Cala quindi il vantaggio che i democratici avevano nella registrazione degli elettori in tre stati chiave – Pennsylvania, North Carolina e Nevada – cosa che sta suscitando preoccupazione tra lo staff di Kamala Harris. Anche perché i repubblicani stanno vedendo un aumento delle registrazione di propri elettori in un altro stato chiave, in Arizona. Nei restanti stati chiave – Georgia, Michigan e Wisconsin – non viene specificato l’orientamento politico degli elettori registrati, ricorda oggi The Hill.

Data:

15 Ottobre 2024

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