Oggi primo maggio, in contatto telefonico con un nostro inviato tento di raccontarvi quanto mi viene comunicato. Hanno strumentalizzato la sfilata pacifica del 1° maggio come pretesto per mettere a ferro e fuoco una zona centrale della città di Milano.
La partenza prevista del corteo era per le ore 14 da piazza XXIV Maggio ma l’arrivo davanti al castello Sforzesco, con passaggio davanti al Duomo non è potuto avvenire in quanto a poche centinaia di metri da piazzale Cadorna si è scatenato una vera e propria guerriglia urbana.
Macchine e cassonetti incendiati, alte colonne di fumo nero, residenti nel panico che cercavano di scappare, lancio di sanpietrini e di bombe carta hanno colpito alcuni passanti in fuga. Vetrine spaccate e lancio di oggetti contundenti nei confronti delle forza dell’ordine. Anche una troupe televisiva è stata presa d’assalto.
Il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico all’ultimo momento ha interdetto il centro storico. Carabinieri, finanzieri, e forze speciali, in tenuta antisommossa, si sono semplicemente difesi, senza cercare alcun contatto lanciando una serie di bombe lacrimogene.
Non meglio identificati “antagonisti” con volti coperti da sciarpe, armati di bastoni chiodati e muniti di caschi hanno sfidato la polizia. Lanci continui di tantissime molotov contro passanti inermi che cercavano un punto di fuga.
Sono centinaia, forse migliaia di feroci delinquenti pronti a scatenare la guerriglia urbana, hanno attaccato obiettivi sensibili sulla falsa riga di quanto successe a Francoforte il 18 marzo. In campo centinaia di poliziotti pronti a sbarrare loro la strada, soprattutto quella di accesso al Duomo.
Esattamente alle ore 17, 30 una prima finta carica della polizia dopo oltre due ore di violenza. Sembra essere tornati negli anni della contestazione sessantottina. Il nostro inviato parla con voce arrochita in quanto, a suo dire, l’aria è irrespirabile. La polizia cerca di mantenere il controllo mentre i facinorosi spavaldi e incoscienti cercano in tutte le maniere il corpo a corpo forti del fatto che sanno di non poter essere attaccati.
C’è da chiedersi come mai il magistrato, ieri, dopo un interrogatorio ai 26 denunciati, imbecilli e violenti, ha consegnato loro un semplice foglio di via concedendogli altri 10 giorni di permanenza in Italia.
Purtroppo verso le ore 18 circa, cessa la comunicazione con il nostro inviato. Finisce qui la nostra radiocronaca. Sono il primo a rispettare tutti coloro i quali la pensino in maniera diversa, ma a costo di farmi un sacco di nemici stavolta non ci sto.
Questi facinorosi non volevano assolutamente dimostrare contro l’expo ma volevano essenzialmente protestare e provocare. Vergogna. Posso solamente asserire che stavolta le forza dell’ordine hanno mantenuto una calma incredibile, Io non ce l’avrei mai fatta. Le conclusioni le lascio al lettore.