Recarsi in una qualsiasi farmacia e non trovare il medicinale di cui si ha bisogno non è una affatto gran bella notizia per un malato che è affetto di leucemia (La leucemia è un tumore delle cellule del sangue) o di mieloma (Il mieloma è un tumore tipico dell’età avanzata e colpisce le plasmacellule, una componente molto importante del sistema immunitario).
Eppure è ciò che è successo normalmente agli ammalati o ai parenti di quest’ultimi per molti lunghi mesi in Italia. Chi chiedeva dell’Alkeran, del Leukeran e del Purinethol, medicinali catalogati giustamente come salvavita per diverse tipologie di malattie oncologiche, riceveva dal dispiaciuto farmacista lo stesso tipo di risposta: “non disponibile”.
Bastava però varcare il confine, così come hanno fatto moltissimi parenti di malati, per scoprire che di scatole degli stessi farmaci se ne trovavano in abbondanza. La grave carenza di questi farmaci, con indicazione relative a patologie oncologiche, è certamente un fenomeno che negli ultimi anni sta affliggendo tutte le farmacie italiane sotto gli occhi non vedenti dei signori politici, questo fenomeno è quasi sempre legato all’esportazione parallela: dal momento che in Italia il prezzo di alcuni farmaci è più basso che all’estero e dal momento che i farmaci vengono considerati erroneamente come qualsiasi altro bene di consumo.
Così, in maniera perfettamente legale, molti grossisti scelgono di piazzarli sul libero mercato dell’Unione Europea, scegliendo così di guadagnare di più dimenticandosi volutamente e completamente della vita degli ammalati italiani. Rimane cosa davvero difficile non notare che la carenza dei tre farmaci salvavita, come segnalano gli sbalorditi medici e gli allibiti farmacisti, sia coincisa esattamente con la fase di rinegoziazione sui prezzi tra la Aspen (azienda produttrice dei farmaci di cui si parla) e l’Agenzia per il farmaco, stiamo vivendo un momento di ricatto occulto? Se così fosse e lo scrivente si augura che non lo sia, cosa si aspetta a prendere i dovuti provvedimenti contro l’azienda produttrice e la di lei casa madre? E soprattutto, rimane assai difficile non notare che questi tre farmaci sono le stesse molecole da più 50 anni.
Quindi sono molecole che hanno già ammortizzato ampiamente i costi delle fasi di ricerca, di trials, ecc.. Una decuplicazione del prezzo di una molecola base non è una cosa semplice da spiegare. Così come non è cosa semplice indicare il valore attribuibile anche ad una sola ora della vita umana degli ammalati.