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I KILLER DI GATTI

Negli ultimi anni, nel mondo, assistiamo ad un aumento di killer di gatti che vengono uccisi con crudeltà.

Si pensi ai recenti fatti di cronaca in Italia come a Palo del Colle (BA), dove gli abitanti del paese sono spaventati dall’avvelenatore seriale di circa 20 gatti che conosce le colonie del luogo. Secondo i veterinari verrebbero avvelenati con candeggina o veleno per topi.

A Roma, in via Lavinio, una donna di 64 anni, accumulatrice seriale di gatti randagi e non, viene rinviata a giudizio dopo diverse segnalazioni e denunce.

A Caldana a Gavorrano, provincia di Grosseto, i volontari della LAC sono riusciti a trovare un killer di gatti dopo avere fatto installare telecamere che riprendono l’uomo mentre sistemava le gabbie trappola.

Spostandoci in America troviamo killer di gatti più sadici. Ne sono l’esempio:

Il giovane 22enne Thomas Martel che avrebbe ucciso diversi gatti dopo averli torturati e messi addirittura nel forno a microonde vivi. Venne accusato dalla fidanzata terrorizzata dal giovane. Durante il processo è emerso che egli aveva questo disturbo compulsivo già dall’infanzia. Chiamava i gatti con lo stesso nome “Shelly”.

Vi è inoltre chi ha confessato i propri crimini come il giovane 26enne Robert Roy Farmer, condannato a 16 anni per aver ucciso e seviziato 21 gatti. Farmer, in base a quanto emerso dalla perizia psichiatrica “sarebbe un pericolo per la società…soffre di un grave disturbo della personalità e di una profonda mancanza di empatia e rimorso”.  A quanto emerso durante il processo il killer sarebbe potuto arrivare ad uccidere presto persone invece di gatti. Il caso ha sconvolto gli americani.

Il macabro fenomeno è tristemente difficile da ridurre se non eliminare poiché spesso questi killer sono persone considerate “normali” e vivono nella comunità senza destare alcun sospetto. In una società frenetica come quella degli anni 2000 le persone non fanno attenzione a comportamenti sospetti e strani…sono tutti impegnati a risolvere i problemi quotidiani.

In prossimità di Halloween prestiamo attenzione poiché il fenomeno è in aumento. Come tutti gli anni vi è la ricerca di gatti, soprattutto neri per i sacrifici durante la celebrazione di messe nere e riti satanici.

Per tali motivi molte associazioni animaliste interrompono le adozioni di gatti neri nei mesi di ottobre e novembre…per prevenire in parte le uccisioni di questi poveri animali.

A coloro che uccidono i gatti nella convinzione di seguire rituali magici che risalgono addirittura al medioevo, voglio ricordare che lo storico Alessandro Barbero, esperto di storia del medioevo, smentisce che in tale periodo sarebbero avvenuti crimini e massacri…anzi, al contrario, i gatti erano ben voluti nelle abitazioni e soprattutto nei monasteri.

Quindi le uccisioni sono il risultato solo di menti malate che l’odierna società moderna dovrebbe una volta per tutte affrontare.

Data:

19 Ottobre 2024

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