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I LADRI SONO DIVENTATI SOCIAL

Estate tempo di vacanze e relax, stagione ideale per staccare la spina e ricaricarsi in vista dei prossimi impegni autunnali. Ma c’è una categoria di persone che, indefessa, non va mai in vacanza, ma, al contrario, approfitta del periodo estivo per lavorare di più e con maggior profitto. Si tratta dei cosiddetti topi di appartamento, sottocategoria di malviventi ben addestrati e di arguto ingegno, stakanovisti anche sotto la canicola.

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Incubo di condomini e proprietari, sono da tempo organizzatissimi e “ferratissimi” su come sviare, e svitare, sistemi d’allarme, porte blindate, inferriate e ogni tipo di allarme. Il periodo estivo diventa poi per questi professionisti del buco, stagione ancor più favorevole per mettere a segno loschi piani e farci trovare, al rientro dalle agognate ferie, una sgradita sorpresa.

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Ma, come se non bastasse, oggi le amare sorprese ci arrivano anche dalle nuove tecnologie, soprattutto da social, selfie e sistemi di geolocalizzazione. Messaggi troppo avventati postati sui social in cui, coram populo, avvisiamo l’intero pianeta che siamo in partenza o che ci troviamo su una spiaggia assolata a mille miglia da casa, o autoscatti-selfie, che ci ritraggono con sullo sfondo un panorama mozzafiato o una distesa d’acqua cristallina con, sotto, la didascalia di luogo, ora e momento dello scatto, sono tutti segnali eloquenti e certificati che comunicano ai topi d’appartamento che c’è il via libera, si può agire indisturbati.

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Per limitare questi e altri pericoli di provenienza tecnologica si è scomodato addirittura il Garante della Privacy, fornendo a tutti coloro i quali sono in procinto di partire o che comunque lo hanno già fatto, delle semplici ma efficaci regole, sotto forma di decalogo, da osservare se si vuole trascorrere una vacanza serena e non foriera di brutte sorprese. Tra i suggerimenti, per esempio, c’è quello di evitare, in caso di selfie, foto e video, di taggare amici che magari non desiderano far sapere dove si trovano; oppure di disattivare la funzione di geolocalizzazione presente su social, smartphone o tablet, così da non far conoscere a tutti dove siamo.

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Ed ancora, evitare di scrivere, sempre sui social, i nostri spostamenti e pubblicare altre notizie su luogo e durata del soggiorno. Ci sono poi i suggerimenti per la sicurezza informatica da mettere in pratica quando orami siamo in vacanza, come, per esempio, fare attenzione ai wi-fi gratuiti, con reti non sempre protette da malware e virus di ogni genere, spesso forniti dalle località di vacanza come alberghi, residence e villaggi turistici; e se proprio non si può fare a meno delle protesi tecnologiche neanche in vacanza, allora è meglio che si adottino protezioni in fatto di codici di accesso a prova di ladro e sia sempre a portata di mano il codice imei che permette, in caso di furto, di bloccare il dispositivo rubato dovunque esso si trovi.

cms_985/casasicura.jpgA distanza di anni, dunque, è cambiata la nostra percezione della sicurezza e, di conseguenza, anche il nostro senso di libertà. Se un tempo era sufficiente fare affidamento al buon vicinato affinché sorvegliasse a giorni alterni le nostre cose e le nostre case, oggi siamo turbati da quelle stesse tecnologie informatiche che usiamo quotidianamente e che, inopinatamente, adoperiamo come confessore di virtù pubbliche e vizi privati, senza badare alle conseguenze dei nostri gesti. Non sarà che quella nostra sensazione di infinita libertà raggiunta grazie alle stesse tecnologie, altro non è che una vertiginosa discesa della nostra percezione di sicurezza? Buone vacanze.

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Data:

25 Luglio 2014