Siamo alle battute finali di questo 2013 e come prassi ogni fine d’anno è tempo di consuntivi, di riflessioni e buoni propositi. L’anno che sta ormai volgendo al termine ci ha regalato molte novità per ciò che riguarda i nuovi supporti mediatici e tecnologici che ormai accompagnano ogni istante della nostra vita.
Su queste pagine ho parlato recentemente di quella che forse è la più rivoluzionaria delle novità a proposito del mondo delle comunicazioni e delle immagini, i Google glass. Ma ciò che oggi mi preme maggiormente sottolineare su questa pagina è il rapporto che tutti noi dovremmo avere con i media e Internet in particolare, ovvero le buone pratiche da mettere in atto ogniqualvolta ci rapportiamo alla Rete.
Internet rappresenta una straordinaria estensione della nostra realtà; ci può aiutare a viverla meglio, ma ci può anche tendere pericolose trappole, se non veri e propri pericoli. Da questo punto di vista l’educazione responsabile alla multimedialità è un compito a cui nessuno, in particolare i genitori, può sottrarsi per tutelare la sicurezza dei propri figli. Il processo di sensibilizzazione a un uso corretto di Internet va di pari passo con le novità sul fronte delle comunicazioni che sono ormai divenute globali e dunque ancora più insidiose per ciò che riguarda i rapporti tra i diversi utenti.
Partiamo dunque da quelli che sono diventati i luoghi di maggiore frequentazione nella Rete da parte non solo di persone adulte ma anche da parte di una vasta parte di adolescenti: i social network. Luoghi d’incontro e di condivisione fondano il loro successo sulla semplicità di accesso e di scambio di qualsiasi informazione in tempo reale con un numero altissimo di altre persone. Questo alto grado di semplicità comunicativa è però controbilanciato da un altrettanto alta percentuale di rischio di lasciare dietro di noi indelebili tracce del nostro passaggio, disponibili a tutti per scopi, a volte, non sempre leciti: phishing e furti d’identità sono solo alcune delle possibile derive di questo uso scorretto delle nostre informazioni personali. Non serve però demonizzare solo per questo i social, ambienti che possono sviluppare soprattutto nei più giovani esperienze positive e costruttive di socialità, ricerca e apprendimento.
È sufficiente un uso consapevole di uno strumento che possiede sì grosse potenzialità comunicative, ma che può essere foriero di amare sorprese a causa di gente senza scrupoli pronta ad approfittare di ogni nostra piccola disattenzione o eccessiva superficialità nell’uso della Rete. Arriviamo poi a parlare di quello che è divenuto un oggetto ormai indispensabile per la vita di ognuno di noi: il cellulare. Vere e proprie propaggini del nostro corpo, status symbol, oggetti di uso e, soprattutto, di consumo da parte di miliardi di persone in tutto il mondo, i cellulari, rappresentano uno dei modi per tenerci continuamente in contatto con gli altri e non solo. Scattare immagini, riprendere video, chattare, inviare messaggi vocali e tanto altro ancora rendono bene l’idea del perché siano denominati giustamente smartphone. Anch’essi dunque possono rappresentare rischi di molestie e di adescamento data l’elevata mole di informazioni e di immagini che quotidianamente viaggiano attraverso il nostro cellulare. Anche in questo caso sarebbe necessario educare all’uso consapevole di questo strumento a noi tanto familiare, strumento che troppo presto diamo nelle mani dei nostri figli, di ragazzi che non hanno ancora una giusta responsabilità tecnologica. Con l’augurio di un consapevole 2014. Fatene buon uso.